La Nuova Sardegna

Olbia

«Gallura con più turisti ma nessun posto Covid»

«Gallura con più turisti ma nessun posto Covid»

Anche la Cgil contro la Regione: «Tagliate fuori le terapie intensive del nord est Èun ennesimo atto ostile, si lascia la porta della Sardegna senza protezione»

14 giugno 2020
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OLBIA. La polemica si accende. «Perché la Regione, ancora una volta, non considera la Gallura. E nel momento in cui decide di distribuire nuovi posti letto per il Covid, ben 101, non ne assegna neanche uno ai tre ospedali del nord est dell’isola: Olbia, Tempio e La Maddalena».

E’ durissimo anche l’attacco di Luisa Di Lorenzo, segretaria generale della Cgil. E arriva dopo l’approvazione preliminare del piano di organizzazione della rete ospedaliera in emergenza Covid-19, in cui la Gallura è completamente assente. «Eppure - dice la Di Lorenzo - la Gallura è l’unico territorio che cresce demograficamente, è la provincia della Sardegna che ha il primo porto passeggeri d’Italia (2 milioni e 700mila passeggeri), il secondo aeroporto dell’isola (tre milioni di passeggeri), il maggior numero di alberghi (289, pari ad oltre il 30% del totale) e di seconde case (quasi 57mila) Senza dimenticare i porti turistici, in cui approdano moltissimi vacanzieri non censiti. Eppure, la Regione Sardegna, nell’ultima delibera per l’emergenza Coronavirus, non ha assegnato ai suoi tre ospedali neppure un posto letto di terapia intensiva. Le strutture sanitarie di Sassari avranno 25 posti in più, quelle di Nuoro 16, quelle di Cagliari 36. E’ sconcertante. E’ l’ultimo atto di una politica, nei fatti, ostile alla Gallura».

Luisa Di Lorenzo non si ferma. «Il presidente della Regione Solinas dice che arrivanno in Sardegna, durante l’estate, dai due milioni e mezzo ai tre milioni di turisti. Non possiamo dire se sarà così. Possiamo però dire che tre milioni di arrivi si sono registrati negli hotel dell’isola nel 2019. Difficile ripetere quei numeri. E possiamo anche dire che ci saranno almeno 50mila stagionali in meno e che a Olbia, per la prima volta, non ci sarà Meridiana/Air Italy e, dunque, ci saranno 500 lavoratori in meno. Poniamo che i turisti arrivino, come dice Solinas. La maggior parte sbarcherà a Olbia, in Gallura. Come è dunque possibile che proprio le sue strutture sanitarie non vedano potenziati i posti di terapia intensiva? Com’è possibile che la porta della Sardegna venga lasciata senza protezione?».

Considerazioni, queste, che il giorno prima aveva fatto anche il consigliere regionale del Pd Giuseppe Meloni. Il quale, dopo aver annunciato di voler presentare un’interrogazione in consiglio regionale, aveva poi chiesto alla giunta regionale «di rivedere immediatamente questa assurda decisione, e di prevedere senza indugi nuovi posti letto di terapia intensiva e sub intensiva, e le relative risorse, anche per il nord est della Sardegna». (s.p.)

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