L’INCENDIO
Fiamme e paura a Isticcadeddu minacciate alcune case
OLBIA. Il fuoco è arrivato vicino alle case e nel quartiere di Isticcadeddu, ieri pomeriggio, attorno alle 16.30, si sono vissuti momenti di paura. Un incendio, alimentato dal forte vento di...
17 giugno 2020
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OLBIA. Il fuoco è arrivato vicino alle case e nel quartiere di Isticcadeddu, ieri pomeriggio, attorno alle 16.30, si sono vissuti momenti di paura.
Un incendio, alimentato dal forte vento di maestrale, è partito da un canneto di via Bottego (non si può dire, però, se possa esserci stato il dolo) e nel giro di pochi minuti le fiamme si sono allargate. Sul posto due squadre dei vigili del fuoco del distaccamento della Basa. Grazie al tempestivo intervento, nel giro di due ore la zona è stata rimessa completamente in sicurezza e nessuna abitazione è stata danneggiata. Mobilitati anche gli abitanti del rione, che hanno voluto dare una mano agli uomini antincendio (c’erano anche alcuni forestalI, ma sono scesi in campo pure i componenti del comitato di quartiere: avevano sistemato un cointainer e hanno fatto il possibile per evitare che le fiamme potessero raggiungerlo e distruggerlo.
Proprio in quella zona, nel gennaio di ogni anno, si rinnova l’appuntamento con il tradizionale fogarone. Quel grande falò con il quale si chudono gli otto giorni di festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate.
Un incendio, alimentato dal forte vento di maestrale, è partito da un canneto di via Bottego (non si può dire, però, se possa esserci stato il dolo) e nel giro di pochi minuti le fiamme si sono allargate. Sul posto due squadre dei vigili del fuoco del distaccamento della Basa. Grazie al tempestivo intervento, nel giro di due ore la zona è stata rimessa completamente in sicurezza e nessuna abitazione è stata danneggiata. Mobilitati anche gli abitanti del rione, che hanno voluto dare una mano agli uomini antincendio (c’erano anche alcuni forestalI, ma sono scesi in campo pure i componenti del comitato di quartiere: avevano sistemato un cointainer e hanno fatto il possibile per evitare che le fiamme potessero raggiungerlo e distruggerlo.
Proprio in quella zona, nel gennaio di ogni anno, si rinnova l’appuntamento con il tradizionale fogarone. Quel grande falò con il quale si chudono gli otto giorni di festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate.
