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Olbia

La Maddalena, riparte il totosindaco: il medico Bifulco super corteggiato, Vittiello cede a Lai

La Maddalena, riparte il totosindaco: il medico Bifulco super corteggiato, Vittiello cede a Lai

Il lockdown ha rimescolato le carte elettorali. Il Pd dialoga con la Lega, l’ipotesi di un Montella bis fa paura

21 giugno 2020
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LA MADDALENA. Il lockdown ribalta il quadro elettorale. Ciò che era prima dell’emergenza Covid non è più o ha subito una profonda evoluzione. Con passi indietro, di lato, new entry. Il nome nuovo emerso in questi mesi è quello di Vincenzo Bifulco, stimato radiologo, fresco di dimissioni come primario di Radiologia dell’ospedale Giovanni Paolo II.

Corteggiato dal Pd – il medico appartiene a una famiglia storicamente legata al centrosinistra –, Bifulco appare più un indipendente, poco propenso a farsi imporre linee di partito. Molto conosciuto nell’isola, non ha mai risparmiato critiche feroci a tutti i partiti, in particolare per le scelte fatte per l’ospedale Paolo Merlo. Su Bifulco punta anche una nutrita fetta di cittadini che vede in lui non solo la novità, ma la capacità di guidare un progetto amministrativo slegato dai soliti nomi del panorama politico isolano, in prima linea o dietro le quinte. In casa Pd ci sarebbero due linee di pensiero: quella che vorrebbe a tutti i costi far indossare la maglietta del Pd a Bifulco colorando di rosso la sua investitura. E quella che sullo stesso piano del medico metterebbe la candidatura di Mauro Bittu, consigliere dem di minoranza uscente e componente del direttivo del Parco. Ma i ben informati dicono che Bittu potrebbe invece confluire nel listone guidato da Fabio Lai, ex vicesindaco della giunta Montella, iscritto ai Riformatori e da alcuni anni all'opposizione.

A quel tavolo i Dem si sono ripetutamente seduti, dialogando con le altre componenti tra cui Lega, Psd’Az e Fratelli d’Italia. Il listone guidato da Lai sembra aver incassato già anche la benedizione dell’armatore della Delcomar, Franco Del Giudice. Non è però escluso che il Partito democratico decida di gareggiare da solo. Quattro mesi fa ha avviato un processo di rinnovamento interno aggregando diverse anime del centro sinistra isolano e puntando sui giovani.

Non avrebbe abbandonato le ambizioni di fascia tricolore in questi mesi di lockdown, Gaetano Pedroni. Il capogruppo di minoranza “Il vento che cambia, al momento dialoga con il listone di Lai. All’interno del quale siede però anche la Lega. Per ora Francesco Vittiello, coordinatore maddalenino del partito di Salvini, resta il nome designato come capolista della Lega. Non è però escluso che possa fare un passo indietro qualora nella rosa di coalizione vengano inseriti altri candidati sindaco e si raggiunga un accordo programmatico con una civica che abbracci anime di schieramenti diversi.

In casa Forza Italia, Claudio Tollis, assessore al Bilancio uscente, prima della pandemia veniva considerato l’erede del manifesto programmatico del sindaco Luca Montella. Con al suo fianco alcuni colleghi di giunta e maggioranza, come Maria Pia Zonca, Annalisa Gulino, Emilia Malleo e Alberto Mureddu. A oggi la spinta propulsiva di Tollis sembra aver subito una battuta d’arresto.

Nella corsa per la poltrona di sindaco c’è anche Giovanni Manconi. L’ingegnere sassarese, progettista del tunnel sottomarino tra Palau e La Maddalena, a febbraio aveva ufficializzato per primo la candidatura. Indiscrezioni lo danno impegnato nella difficile impresa di formazione di una lista con 17 nomi. Tutti restano in attesa di sapere se il sindaco Montella resisterà alla tentazione di un bis come annunciato alla fine del 2019. Di fronte a una possibile discesa in campo dell’avvocato gli avversari sono pronti a unirsi in un’unica grande lista. (w.b. e se.lu.)

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