Tavolo urgente sulla sanità tempiese
di Angelo Mavuli
Lo annuncia Andrea Biancareddu: «Troppi i danni causati dalla giunta Pigliaru»
22 giugno 2020
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TEMPIO. Il “Paolo Dettori” sarà al centro di un incontro fra l’assessore regionale Andrea Biancareddu, il direttore generale dell’assessorato alla Sanità Marcello Tidore e il commissario dell’Ats Giorgio Carlo Steri. Lo fa sapere lo stesso Biancareddu il quale annuncia la necessità del vertice «dopo gli immensi danni provocati nella sanità tempiese dalla precedente giunta regionale a guida Pd». Andrea Biancareddu dice di volersi battere per bloccare una «emorragia di servizi che, per l’ospedale, sembra ormai irreversibile».
Sempre sul Paolo Dettori, nella mattinata di ieri, è intervenuto «a titolo personale», dichiara, «e non come rappresentante di Abali Basta», Alessandro Cordella che, a suo tempo, era stato uno degli artefici della lunga occupazione dell’ospedale di Tempio..
«Il segretario del Pd cittadino - è l’incipit di Cordella -, ha dimenticato di scrivere, nel suo ultimo comunicato, che il saccheggio dei servizi sanitari pubblici nell’Isola, ha subito un accelerazione con la giunta Pigliaru del Pd, assessore alla Sanità Luigi Benedetto Arru, artefice di una vergognosa riforma sanitaria regionale. Fu proprio Arru a decretare la chiusura del punto nascite della Maddalena e la sospensione-chiusura di quello di Tempio. Non gli era chiaro, probabilmente, che se chiudi un punto nascita, per conseguenza logica seguirà anche la Pediatria. E fu sempre Arru, nel dicembre del 2018, a ridurre i posti letto del reparto di Otorino e a tentare di trasformare la stessa struttura complessa in ambulatorio. Tentativo che rientrò grazie all'azione di Abali Basta, in difesa dell’ospedale. Per quanto concerne i posti di sub intensiva, nella riforma sanitaria il Paolo Dettori viene inquadrato come ospedale di base di completamento al Dea di primo livello di Olbia e dovrebbe avere già da due anni, ben tre posti di Osservazione Breve Intensiva».
Alessandro Cordella, in un lungo documento, ricorda anche il mancato mantenimento degli impegni sottoscritti dai sindaci «che continuarono a sostenere il centro sinistra anziché dimettersi a difesa del territorio».
A conclusione del suo intervento, Cordella paventa per le prossime amministrative «l’imminente comparsa di personaggi equilibristi, finora indifferenti, al drammatico stato del Paolo Dettori».
Sempre sul Paolo Dettori, nella mattinata di ieri, è intervenuto «a titolo personale», dichiara, «e non come rappresentante di Abali Basta», Alessandro Cordella che, a suo tempo, era stato uno degli artefici della lunga occupazione dell’ospedale di Tempio..
«Il segretario del Pd cittadino - è l’incipit di Cordella -, ha dimenticato di scrivere, nel suo ultimo comunicato, che il saccheggio dei servizi sanitari pubblici nell’Isola, ha subito un accelerazione con la giunta Pigliaru del Pd, assessore alla Sanità Luigi Benedetto Arru, artefice di una vergognosa riforma sanitaria regionale. Fu proprio Arru a decretare la chiusura del punto nascite della Maddalena e la sospensione-chiusura di quello di Tempio. Non gli era chiaro, probabilmente, che se chiudi un punto nascita, per conseguenza logica seguirà anche la Pediatria. E fu sempre Arru, nel dicembre del 2018, a ridurre i posti letto del reparto di Otorino e a tentare di trasformare la stessa struttura complessa in ambulatorio. Tentativo che rientrò grazie all'azione di Abali Basta, in difesa dell’ospedale. Per quanto concerne i posti di sub intensiva, nella riforma sanitaria il Paolo Dettori viene inquadrato come ospedale di base di completamento al Dea di primo livello di Olbia e dovrebbe avere già da due anni, ben tre posti di Osservazione Breve Intensiva».
Alessandro Cordella, in un lungo documento, ricorda anche il mancato mantenimento degli impegni sottoscritti dai sindaci «che continuarono a sostenere il centro sinistra anziché dimettersi a difesa del territorio».
A conclusione del suo intervento, Cordella paventa per le prossime amministrative «l’imminente comparsa di personaggi equilibristi, finora indifferenti, al drammatico stato del Paolo Dettori».
