La Nuova Sardegna

Olbia

Riapre la casa della femina agabbadòra

di Sebastiano Depperu
Riapre la casa della femina agabbadòra

Luras, al museo Galluras tornano i visitatori. Pala: «Senza contributi è dura»

24 giugno 2020
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LURAS. Ha riaperto le porte il 18 maggio scorso il museo "Galluras - museo della femina agabbadòra" di Luras. Dopo il periodo di chiusura forzato a causa dell'epidemia da Covid-19, la storica struttura di via Nazionale ha iniziato ad accogliere di nuovo i visitatori incuriositi dalla storia e dalle tradizioni sarde. Il turismo è tutto sardo, come spiega il proprietario e curatore Pier Giacomo Pala: «I sardi sono la stragrande maggioranza dei visitatori dalla riapertura. Direi il 90 per cento. Un piccolo 10 per cento è dato dai primi turisti che arrivano dalla penisola e da qualche straniero che è arrivato giorni fa, qualche svizzero e qualche tedesco».

Il museo è privato e, come tutte le attività aperte al pubblico, ha dovuto affrontare un periodo di chiusura (senza introiti) e delle spese per adeguarsi alle norme anti-covid. «Si entra poche persone per volta – dice Pier Giacomo Pala – ci si deve prima disinfettare le mani e portare sempre la mascherina essendo un luogo chiuso. Inoltre, chiediamo sempre di rispettare le distante interpersonali di oltre un metro tra una persona e l'altra. Il percorso di entrata non corrisponde a quello di uscita».

Questo in realtà era previsto anche da prima in modo che i visitatori non si incontrassero e si disturbassero a vicenda durante le visite guidate: si entra dalla prima stanza (quella della vinificazione e viticoltura) e si esce dal portone principale.

Pala non nasconde le difficoltà del momento: «Le strutture private non godono (almeno per ora) di contributi pubblici per la ripartenza. Ho dovuto fare tutto da solo e, come me, tanti altri piccoli musei privati. Devo dire che sui social c'è stata anche la gara di solidarietà a contribuire con qualche donazione. Non pensavo che ne arrivassero. Spero anche che continuino ad arrivare per la sopravvivenza del museo stesso. Ho anche ricevuto una richiesta di visitare il museo in notturna per il fascino della femina agabbadòra. È stata una prenotazione che mi ha fatto molto piacere. Voler scoprire in notturna la figura della femina agabbadòra è veramente interessante».

La femina agabbadòra era colei che, nel passato, offriva l'eutanasia ai malati terminali. L'unico martello originale in legno di olivastro si trova al museo "Galluras" di Pier Giacomo Pala a Luras.

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