La Nuova Sardegna

Olbia

Concessioni balneari, Nizzi: "La Cassazione mi dà ragione. No alla proroga al 2033"

Concessioni balneari, Nizzi: "La Cassazione mi dà ragione. No alla proroga al 2033"

Il sindaco commenta la recente sentenza: "I giudici dicono di disapplicare la legge del Governo perchè in contrasto con la direttiva Bolkestein"

27 giugno 2020
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OLBIA. Sorride soddisfatto mostrando attraverso lo schermo la sentenza della Corte di cassazione del 15 giugno.  È la numero 18200 del 2020. Parla di concessioni balneari e marittime. Il sindaco Settimo Nizzi non ha mai nascosto la contrarietà alla proroga dell'affidamento per altri 15 anni senza gara pubblica. Posizione che ha difeso nonostante la valanga di critiche. La ribadisce ancora un volta in conferenza stampa on line. «Un'altra sentenza dice in modo chiaro che la norma del Governo che prevede la proroga per 15 anni delle concessioni balneari va disapplicata in quanto contrasta con l’articolo 12 della direttiva Bolkestein. Sono stato criticato in modo pesante da un’associazione di balneari nei mesi scorsi. Quella stessa associazione il 18 giugno ha sollecitato la Regione di revocare la delega sul demanio ai sindaci come il sottoscritto che non si sono adeguati al provvedimento del Governo. Peccato che l’ennesima sentenza dia ragione al sottoscritto”.

La sentenza. Il pronunciamento della Corte di Cassazione fa riferimento al caso dello stabilimento balneare abusivo di Corigliano Rossano. La titolare è accusata dalla Procura di avere occupato un’area di 7500 metri quadri senza concessione demaniale. Sul caso specifico si inseriscono le considerazioni dei giudici sulla legittimità della proroga delle concessioni senza gara.

La legge. Attualmente è previsto un sistema di proroga automatico delle concessioni marittime demaniali senza gara pubblica fino al 31 dicembre 2033, introdotto dalla legge di bilancio 2018. Il ministro Franceschini aveva annunciato una norma ad hoc da inserire nel decreto Aprile che poi però non ha avuto seguito.

Il contrasto. Il sindaco Nizzi ritiene che sia doveroso che il 31 dicembre 2020 si concluda il regime di affidamento con proroga delle concessioni balneari sul demanio, di proprietà dello Stato, e si faccia una gara pubblica aperta a tutti. Ritiene che la direttiva Bolkestein, norma europea di rango superiore, prevalga sulla posizione del Governo italiano. Le associazioni dei balneari ritengono invece che andare a bando manderà in rovina le tante famiglie che da anni gestiscono le attività sul mare. (serena lullia)

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