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Olbia

Concessioni, Federbalneari: "La Regione pronta a revocare al Comune di Olbia la delega sul demanio"

Concessioni, Federbalneari: "La Regione pronta a revocare al Comune di Olbia la delega sul demanio"

L'associazione contro il sindaco Nizzi, contrario alla proroga al 2033: "La sentenza che cita riguarda un abuso edilizio, non la legge del Governo"

29 giugno 2020
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OLBIA. "Il sindaco Nizzi ancora una volta ha sbagliato sentenza o non l'ha letta". Federbalneari replica così al primo cittadino che in materia di concessioni balneari aveva mostrato con soddisfazione la sentenza della Corte di Cassazione del 15 giugno 2020. Per Nizzi un pronunciamento in suo favore, che darebbe ragione al suo no alla proroga delle attività sulla spiaggia al 2033 come deciso dal Governo. Per l'associazione dei balneari l'ennesima brutta figura del sindaco e la conferma di una posizione ostile verso le famiglie olbiesi che gesticono le attività del sole.

La sentenza. La sentenza citata da Nizzi (la 18200 del 2020, sezione penale 2, presidente Ugo De Crescienzo, consultabile sul sito della Corte di cassazione) fa riferimento al caso dello stabilimento balneare abusivo di Corigliano Rossano. La titolare è accusata dalla Procura di avere occupato un’area di 7500 metri quadri senza concessione demaniale. Sul caso specifico, nella parte finale, si inseriscono le considerazioni dei giudici sulla legittimità della proroga delle concessioni senza gara.

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Abusi e concessioni. "Sarà interessante vedere se Nizzi continuerà a sorridere anche quando, cosi come promesso in diverse conferenze dall'assessore regionale agli Enti locali Quirico Sanna, gli verranno tolte le deleghe come previsto dalla legge regionale del 2006 - si legge nella nota di Federbalneari -. Il sindaco si dovrebbe vergognare di sorridere per una sentenza che tocca le famiglie sarde. La cosa che fa ancor meno sorridere è il fatto che non abbia letto la storia che ha fatto nascere la sentenza. Storia che riguarda un abuso edilizio gigantesco da parte di una concessionaria demaniale marittima, sita a Corigliano Rossano. Parliamo di 7000 metri quadrati di abuso edilizio. Se il sindaco che oggi amministra la terza città più importante della Sardegna, avesse almeno letto le motivazioni della sentenza, avrebbe compreso che giustamente la legge nazionale 145 va disapplicata in situazioni di abuso edilizio come questo caso specifico". 

L'associazione di balneari guidata dal presidente Mario Isoni ribadisce "che su 18 sentenze, a oggi non ne esiste una sola che riguardi l'impugnazione degli atti dei 613 comuni costieri che hanno esteso i titoli al 2033 applicando la legge del Governo, tra cui Golfo Aranci, dell'ex sindaco di Forza Italia Giuseppe Fasolino. Su tutte le regioni costiere non esiste una sola sentenza contro le estensioni emesse fino a oggi".

Pronta la revoca. Nizzi, nel suo intervento in conferenza stampa, aveva poi sminuito la richiesta reiterata di Federbalneari alla Regione di ritirare la delega sul demanio al Comune di Olbia. "Abbiamo avuto conferme dall'assessore regionale Quirico Sanna della prossima uscita di una ordinanza regionale che procederà al ritiro delle deleghe con Commissario per la firma delle estensioni - conclude Federbalneari -. Magari cosi smetteranno di ridere coloro che vogliono la fine delle famiglie sarde dei balneari". (se.lu.)

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