La Nuova Sardegna

Olbia

Il trenino Palau-Tempio resta in stazione, il primo viaggio è un flop

Claudio Zoccheddu
Il trenino Palau-Tempio resta in stazione, il primo viaggio è un flop

Nessuna prenotazione e l’Arst cancella la corsa

02 luglio 2020
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SASSARI. Era tutto pronto e il percorso scelto non poteva essere più evocativo: dal mare cristallino di Palau sino al cuore della Gallura, lungo un itinerario benedetto dalla mano generosa di Madre Natura. L’Arst, che gestisce il servizio, aveva pensato a una ripartenza in grande stile dopo che l’emergenza sanitaria aveva mandato a gambe all’aria il piano di viaggio del trenino verde della Sardegna che proprio quest’anno sarebbe dovuto rimanere in funzione per tutto l’anno. Dopo i tre mesi di stop, i convogli storici erano pronti a ripartire. Peccato che alla biglietteria non si sia presentato nessuno e che il treno che avrebbe dovuto raggiungere Tempio non si sia mai mosso. Il viaggio inaugurale della stagione “post lockdown” è saltato per l’assenza dei passeggeri ed è stato quindi rinviato a data da destinarsi. A questo punto l’incertezza è d’obbligo anche per gli altri due viaggi previsti per questa settimana dal calendario del trenino verde, che erano in programma domani e venerdì. Probabile, quindi, che tutto slitti alla prossima settimana. Perlomeno per quanto riguarda la tratta Palau-Tempio che dovrebbe ripartire mercoledì 8 luglio. Adesso l’attenzione è puntata sui viaggi previsti per sabato 4 luglio, quelli sulle tratte tra Mandas e Seui, Arbatax e Gairo, Macomer e Bosa. Tratte che dovrebbe essere replicate domenica 5, coem da programma. Sempre che ci sia qualcuno da trasportare.

Falsa partenza. Il flop della prima giornata è stata una sorpresa per tutti. D’altra parte, quello registrato nella biglietteria del trenino verde non è il primo segnale che arriva dalla Gallura quando si parla di turismo. La diserzione di massa dal trenino verde è un dato di fatto che la dice lunga sulle presenze turistiche nell’isola, letteralmente ridotte all’osso. Anche nella zona storicamente preferita da chi sceglie di trascorrere le vacanze nell’isola. E i pochi turisti che sono già arrivati in zona, evidentemente, hanno preferito le spiagge e il mare alla possibilità di ammirare le zone meno conosciute della Gallura, lungo un itinerario che prevede tre tappe prima dell’arrivo a Tempio: Arzachena, con una sosta di dieci minuti in cui è possibile visitare il Museo Labenur dedicato alla Sardegna nuragica, il lago del Liscia, dove sono previsti altri dieci minuti di pausa in cui è possibile scoprire una parte del bacino e infine, a Tempio, la sala d’attesa della stazione “impreziosita dai quadri di Giuseppe Biasi” e il vicino Museo dell’officina ferroviaria. Tre ore e mezza di viaggio (il ritorno è più veloce e il trenino impiega tre ore a raggiungere Palau) in cui i passeggeri possono ammirare l’imponenza dei boschi di querce da sughero e la presenza costante del granito. Uno spettacolo che però non è stato sufficiente a convincere i turisti a impiegare in maniera differente una giornata delle loro vacanze.

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