La Nuova Sardegna

Olbia

Fallimento Geovillage: scattano le perquisizioni

di Tiziana Simula
Fallimento Geovillage: scattano le perquisizioni

Blitz della guardia di finanza nel complesso turistico e nella sede del Cipnes L’operazione rientra in un’indagine già avviata dalla Procura di Tempio

03 luglio 2020
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OLBIA. La guardia di finanza ha perquisito il Geovillage. Sul blitz delle Fiamme gialle nel complesso turistico sportivo della zona industriale al centro di una complessa procedura fallimentare, vige l’assoluto riserbo. Gli accertamenti disposti dalla Procura di Tempio, guidata da Gregorio Capasso, potrebbero riguardare proprio il fallimento del Geovillage e tutta l’attività svolta nell’ambito della procedura fallimentare. Sull’inchiesta condotta dalla guardia di finanza non trapela nessuna informazione. L’unica certezza è che ieri pomeriggio, gli uomini del Gruppo di Olbia, coordinati dal capitano Carlo Lazzari, si sono presentati negli uffici del Geovillage, sequestrando una gran mole di documentazione, alla presenza del consulente della Procura. Ma non è stata l’unica perquisizione eseguita. Sempre ieri, i finanzieri hanno infatti svolto la stessa attività negli uffici del Cipnes, portando via, anche in questo caso, parecchia documentazione.

L’altra certezza è che la Procura, attraverso un pool ad hoc di magistrati che indaga sui reati finanziari, ha aperto inchieste su diversi casi di fallimenti in Gallura.

Il tribunale di Tempio aveva dichiarato il fallimento della Sviluppo Olbia spa, presieduta da Gavino Docche, titolare del Geovillage, nel 2016. Il fallimento non aveva rappresentato la fine del complesso turistico. Lo stesso tribunale aveva disposto la sopravvivenza della struttura affidandone la gestione alla Real Effegi Srl. La crisi finanziaria del Geovillage all’epoca del fallimento veniva considerata pesante, si parlava di quasi 100 milioni di euro di debiti, a fronte di un patrimonio immobiliare che supera i 60 milioni di euro e comprende l'albergo, gli impianti sportivi e aree edificabili di grande pregio, tra cui circa 715 mila metri cubi di volumetria ancora disponibile.

Nell’ottobre 2017, la Real Effegi Srl di Fabio Docche, figlio del patron Gavino, aveva ottenuto dal giudice delegato per la procedura fallimentare, la gestione della struttura in virtù del diritto di prelazione che le veniva riconosciuto dal contratto, dopo aver pareggiato l’offerta per la gestione annuale della struttura che era stata presentata dall’Ati, con capofila la Magi srl: una società che gestisce attività alberghiere a Olbia, come la Locanda del Conte Mameli e l’Hotel Centrale di Corso Umberto, e la società di consulenza aziendale Restart consulting srl. Sempre in virtù del diritto di prelazione, nel gennaio 2018, il tribunale in composizione collegiale aveva confermato la gestione alla Real Effegi srl di Fabio Docche. Nel frattempo, il curatore fallimentare Gian Carlo Fenu portava avanti la procedura per la vendita del Geovillage.

Nel contesto si inserisce anche il Cipnes, impegnato in un braccio di ferro col Geovillage in quanto rivendica i lotti inutilizzati dell’area industriale dove si trova il complesso turistico sportivo.

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