La Nuova Sardegna

Olbia


Il concorso dell’Assl era regolare: assolto Carai

di Tiziana Simula
Salvatore Carai
Salvatore Carai

Il direttore del Serd, presidente della commissione, era accusato di aver aiutato alcuni candidati

03 luglio 2020
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OLBIA. Assolto perché il fatto non sussiste». Finisce dopo sette anni di incubo, con un’assoluzione che lo libera da ogni accusa e ombra gettata sul suo operato, la vicenda giudiziaria che ha travolto il direttore del servizio Serd dell’Assl di Olbia, Salvatore Carai.

Il dirigente sanitario era finito sotto processo nella veste di presidente della commissione giudicatrice nella preselezione di un concorso per operatore socio sanitario indetto dall’allora Asl 2 di Olbia. Nel dettaglio, Carai era stato ritenuto responsabile di aver omesso di denunciare all’autorità «alcuni candidati che durante la prova preselettiva consultavano appunti, libri di testo, tablet e altri apparecchi informatici». Un aiuto indebito che avrebbe agevolato alcuni candidati e danneggiato gli altri.

«La prova si è svolta correttamente», ha detto ieri in aula Salvatore Carai al giudice Marcella Pinna, fortemente provato, ripercorrendo quella giornata del 22 aprile del 2013. Il suo difensore, l’avvocato Stefano Asara aveva chiesto l’esame del suo assistito. E così ieri, dopo aver sentito nelle udienze precedenti diversi testimoni dell’accusa e della difesa, il direttore del Serd ha potuto dire la sua verità. «Non ho notato niente di anomalo, e se qualche partecipante, invece, aveva notato irregolarità, avrebbe dovuto chiedere che venisse messo a verbale», ha detto.

Cinque candidate avevano denunciato presunte irregolarità e si erano costituite parte civile con l’avvocato Mario Ghezzo. Tutte erano state sentite in aula e avevano ribadito che «durante la prova preselettiva si erano verificate gravi e ripetute violazioni delle regole concorsuali». I tre testimoni della difesa avevano rimarcato la correttezza della prova. Ieri in tribunale l’epilogo della vicenda giudiziaria con l’esame dell’imputato. Per il quale, lo stesso pubblico ministero Maria Antonietta Bacciu, ha chiesto l’assoluzione perché il fatto non sussiste. La richiesta del pubblico ministero e della difesa è stata accolta dal giudice Marcella Pinna. Che, a conclusione della camera di consiglio, ha emesso sentenza di assoluzione per Salvatore Carai.

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