cultura e turismo
La basilica di San Simplicio entra nel Parco romanico
OLBIA. Non poteva mancare Olbia con la sua basilica di San Simplicio nel lungo itinerario romanico in Sardegna. Una rete che a oggi conta quasi 60 comuni. E in città è stato presentato il piano del...
07 luglio 2020
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OLBIA. Non poteva mancare Olbia con la sua basilica di San Simplicio nel lungo itinerario romanico in Sardegna. Una rete che a oggi conta quasi 60 comuni. E in città è stato presentato il piano del “Parco monumentale romanico in Sardegna”, progetto che mette al centro il turismo culturale e l'idea di un unico percorso che unisca i più importanti siti di architettura romanica dell’isola. Olbia ha fatto la prima mossa, l’assessorato comunale alla Cultura ha incontrato diverse associazioni attive sul territorio: l’obbiettivo è creare un evento, un fine settimana dedicato al periodo d’arte romanica – siamo tra la seconda metà del X secolo e il XII secolo – che si terrà a ottobre, con rievocazioni storiche, esposizioni, tour guidati, musica e rappresentazioni teatrali.
La rete. Nata nel 2007 lega amministrazioni, autorità ecclesiastiche, Soprintendenze di Sassari e Cagliari, le loro università e le scuole isolane. Gli obbiettivi sono quelli di riqualificare e promuovere i luoghi con azioni strategiche in ambito culturale e turistico. Dai primi 25 partecipanti, oggi si è arrivati a 56. I siti romanici sono ancora di più, dato che alcuni territori contano più di un sito. «Il progetto è nato perché il “romanico” è il secondo valore monumentale dell’isola dopo il “nuragico”. Rispetto a quest’ultimo, ha un linguaggio non solo sardo ma europeo», ha spiegato Antonello Figus, sindaco di Santa Giusta, comune capofila della rete, insieme ad Antonello Soro, project manager del programma tematico “parco del Romanico in Sardegna”.
Week end romanico. È orgogliosa l’assessora comunale alla Cultura Sabrina Serra. «Un progetto molto importante e noi, con la nostra basilica di San Simplicio, non potevamo non farne parte. Abbiamo bisogno di partire con le attività concrete in città e il contributo di tutti voi». Serra si rivolge alla platea formata da presidenti e rappresentanti di alcune di associazioni culturali. Da parte loro è arrivata la piena disponibilità. Già dai prossimi giorni si comincerà a lavorare sul «week-end del romanico». (p.a.)
La rete. Nata nel 2007 lega amministrazioni, autorità ecclesiastiche, Soprintendenze di Sassari e Cagliari, le loro università e le scuole isolane. Gli obbiettivi sono quelli di riqualificare e promuovere i luoghi con azioni strategiche in ambito culturale e turistico. Dai primi 25 partecipanti, oggi si è arrivati a 56. I siti romanici sono ancora di più, dato che alcuni territori contano più di un sito. «Il progetto è nato perché il “romanico” è il secondo valore monumentale dell’isola dopo il “nuragico”. Rispetto a quest’ultimo, ha un linguaggio non solo sardo ma europeo», ha spiegato Antonello Figus, sindaco di Santa Giusta, comune capofila della rete, insieme ad Antonello Soro, project manager del programma tematico “parco del Romanico in Sardegna”.
Week end romanico. È orgogliosa l’assessora comunale alla Cultura Sabrina Serra. «Un progetto molto importante e noi, con la nostra basilica di San Simplicio, non potevamo non farne parte. Abbiamo bisogno di partire con le attività concrete in città e il contributo di tutti voi». Serra si rivolge alla platea formata da presidenti e rappresentanti di alcune di associazioni culturali. Da parte loro è arrivata la piena disponibilità. Già dai prossimi giorni si comincerà a lavorare sul «week-end del romanico». (p.a.)
