La Nuova Sardegna

Olbia

Alla maturità i 100 superano quota cinquanta

Alla maturità i 100 superano quota cinquanta

Il numero più alto è quello registrato al liceo scientifico Mossa: quindici votazioni massime e tre lodi

09 luglio 2020
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OLBIA. A giudicare dai festeggiamenti, non è stata vissuta come una maturità “a metà”. Certo, sarà un ricordo diverso dagli altri da raccontare per i nuovi diplomati. Solo prova orale. Niente tema di italiano, che solitamente riservava gli spunti e le riflessioni più originali, niente traduzioni e altre prove. I più ambiziosi hanno comunque potuto coronare il sogno del 100: più di cinquanta gli alunni che hanno raggiunto il massimo risultato tra i licei e gli istituti tecnici cittadini, una decina coloro che hanno ricevuto anche la lode. La festa finale, si diceva, è rimasta invariata. Si sono accavallate per giorni le foto sui social di uscite trionfanti dai cancelli delle scuole. Mazzi di fiori e vestiti lunghi, colorati, per le ragazze. Camicia d’ordinanza, maniche arrotolate in su, per i ragazzi.

I numeri. Quindici i 100 del liceo scientifico Mossa, il numero più alto. In mezzo, tre lodi. Seguono il Panedda, con tredici risultati massimi e il Deffenu, dieci più un cento e lode. Sei eccellenze per l’Amsicora divise in egual misura tra le sedi di Olbia di Ipia e Ipaa e l’Ipia di Oschiri. Tanti 100 anche per il liceo classico linguistico Gramsci, nove, a cui si aggiungono sei 100 e lode. Infine, una l’eccellenza dell’artistico De André.

Risultati positivi. «All’inizio avevamo tutti il sentore che sarebbe stato un esame particolare, specie per gli aspetti organizzativi, il distanziamento, l’obbligo di mascherina per i docenti durante tutti i lavori», commenta Luigi Antolini, dirigente scolastico dello scientifico. «Io ero presidente della commissione al liceo Azuni di Sassari. Dall’esperienza personale e da com’è andata al Mossa, posso dire che i risultati degli esami sono stati in linea con quelli degli anni passati – così Antolini in proposito –. I ragazzi che ho interrogato erano preparati nonostante la didattica a distanza, anzi qualcuno ha ammesso di aver studiato meglio. Anche allo scientifico, molti voti finali hanno confermato il livello degli studenti al momento dell’ammissione all’esame. Nonostante i mesi passati, sono stati sostenuti degli esami dignitosi, ecco».

Pro e contro. L’assenza di prove scritte aveva cambiato le carte in tavola: i crediti garantivano un punteggio sino a 60, e il solo esame orale poteva arrivare a 40 punti. Una notevole agevolazione, «ma al di là di ciò, dico che mi è piaciuta l’importanza data ai crediti – sostiene Gianni Mutzu, dirigente del tecnico Panedda –, si è privilegiata la costanza e lo studio dimostrato dagli studenti nel triennio». Si è trattato del suo ultimo esame ufficiale, dopo una carriera quarantennale e un decennio al timone della scuola superiore olbiese. «Il nostro istituto ha risposto immediatamente all’emergenza, a marzo siamo partiti dalle prime settimane con lo smart-working. Tra pro e contro, ne siamo usciti in maniera positiva». Per i maturati sono cominciate le vere vacanze, docenti e dirigenti pensano già alle difficoltà della riapertura, a settembre. (p.a.)

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