La Nuova Sardegna

LA MADDALENA. Porto Madonna a numero chiuso già da quest’estate. È l’obiettivo dichiarato del Parco mirato a contingentare quel tratto di mare e salvaguardare uno dei luoghi più frequentati dell’arcipelago. La stagione sarà un banco di prova per l’ente verde anche sul fronte della previsione di un numero ridotto nelle spiagge a rischio erosione. Il direttore Michele Zanelli, su sollecitazione del presidente Fabrizio Fonnesu e dell’organo politico del Parco, sta predisponendo alcune ordinanze da sottoporre al Consiglio direttivo e da applicare in tempi brevi. Sotto la lente di ingrandimento dell’organo tecnico c’è anche un progetto di tutela della spiaggia del Cavalieri, per superare il problema dei notevoli flussi turistici registrati durante le gite alle isole. «Ci sono sei unità di trasporto passeggeri – spiega il presidente Fabrizio Fonnesu nell’ultima riunione telematica del direttivo –, pertanto sarà necessario collocare piattaforme galleggianti poco distanti dalla spiaggia in modo che le persone possano raggiungere il lido a nuoto». Spiega al direttore che il Parco dovrà trovare un accordo con gli operatori nautici e interloquire con gli altri enti preposti. «Il progetto – aggiunge Fonnesu nella riunione pubblicata su You tube –, dovrebbe essere già stato predisposto dal Parco e aver già ottenuto l’anticipata occupazione da parte del Demanio marittimo». Chiede poi a Zanelli di dotarsi di uno strumento per evitare che i bagnanti possano sbarcare sulla spiaggia del Cavalieri e portare via gran parte della sabbia. E far sì che tutti i fruitori possano raggiungere l’arenile solo a nuoto. «C’è la volontà di imporre – sottolinea –, da quest’anno in poi, il divieto di sbarco sulla spiaggia del Cavalieri, nell’isola di Budelli, che è tra i principali lidi soggetti a una forte pressione costiera». Fra le principali azioni di tutela il presidente illustra gli indirizzi del Consiglio che possono essere attivati dalla direzione del Parco. «Chiediamo che il Porto Madonna abbia un numero chiuso e che questo tratto di mare sia fruibile in modo contingentato». Numero ridotto anche a Cala Coticcio, attraverso l’app del parco “Blue discovery”. Fonnesu ipotizza prenotazioni per la discesa assistita dalle guide del Parco per i non residenti. «Sono spunti molto interessanti – commenta Zanelli –, che si dovrebbero attuare a prescindere dalle prescrizioni del Covid. Non essendoci un Piano del Parco le ordinanze rappresentano l’unico modo per attuare i progetti di tutela. Questi problemi antropici vanno affrontati. È necessario intervenire per sopperire e evitare danni maggiori».