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Olbia, avanza la “nuova” Università

di Marco Bittau
Olbia, avanza la “nuova” Università

L'annuncio di Solinas e Fasolino: dalla Regione 6 milioni e mezzo per ristrutturare il palazzo Giordo che ospiterà la sede

12 luglio 2020
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OLBIA. Braccia e gambe per far nascere la “nuova” Università di Olbia nel centro storico. Sei milioni e mezzo di euro, tanto prevede la delibera approvata nella seduta di venerdì dalla giunta regionale che ha messo a disposizione le risorse finanziarie necessarie per la riqualificazione di un immobile nel centro storico della città e la realizzazione della sede operativa del polo universitario UniOlbia. Il provvedimento è stato annunciato direttamente dal presidente della Regione, Christian Solinas, e dall’assessore al Bilancio e alla Programmazione, Giuseppe Fasolino.

In pratica, si tratta dei soldi necessari per trasferire, armi e bagagli, la sede dell’Università dal terminal dell’aeroporto Costa Smeralda al palazzo Giordo nel corso Umberto e all’Olbia Expò in via Porto Romano. O meglio, si tratta dei soldi che permetteranno di ristrutturare l’edificio nel Corso che in passato ha ospitato la Standa e l’Ovviesse e che ora è in disarmo. Ristrutturazione pesante e costosa che il Comune di Olbia non poteva certo affrontare solo con le sue risorse.

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«È un’azione emblematica del modello di sviluppo che proponiamo per la Sardegna – ha spiegato il governatore Solinas –. Riqualifichiamo spazi urbani per restituirli alla collettività, condividendo con i territori una sfida: formare i nostri giovani per prepararli a conquistare il loro futuro e quello della nostra isola». «L’idea di una Sardegna che va oltre gli egoismi di campanile – ha concluso – e punta su uno sviluppo policentrico, in cui tutti i territori possono sviluppare le proprie potenzialità e contribuire insieme alla ripresa della nostra terra, si raggiunge passo dopo passo, con azioni come questa e con quello spirito di condivisione fondamentale per tradurre i programmi in azioni concrete». «Ora è veramente tutto pronto – ha aggiunto l’assessore Giuseppe Fasolino – per spiegare le vele di un’idea ambiziosa, coerente con il nostro piano regionale di sviluppo, e scrivere insieme una pagina di buona politica. Ora ci sono le risorse, mettiamo nero su bianco gli impegni e partiamo subito con la fase attuativa».

Il progetto della nuova Università nel centro storico è così articolato: nel corso Umberto il palazzo Giordo ospiterà le attività didattiche, mentre l’Expo di via Porto Romano diventerà la sede degli uffici amministrativi e dell’aula magna. Sarà questo il quartier generale che gestirà il polo olbiese. E qui saranno gli uffici del consorzio di gestione fondato nel 2018 e composto dal Comune di Olbia, dall’Università di Sassari, dall’Area marina protetta di Tavolara, dall’Aspo, dalla Sinergest, dalla Geasar, dal Cipnes e dall’Istituto Euromediterraneo.

Intanto il patrimonio del polo universitario olbiese il mese scorso si è anche arricchito di altri immobili di prestigio, l’ex area Sep in via dei Lidi, che diventerà la sede della cosidetta università del mare. Già firmato il contratto che dà il via alla ristrutturazione dei capannoni rossi che si affacciano sull’insenatura del vecchio Porto Romano. Gli stabili dell’ex Servizio escavazione porti, che si trovano in una area bonificata diversi anni fa dalla Port authority, ospiteranno il corso di laurea magistrale in Gestione dell’ambiente e del territorio, un percorso formativo dell’Università di Sassari di cui l’Area marina protetta di Tavolara è sostenitrice e tutor. Si aggiungerà ai due corsi di laurea già esistenti, uno triennale e uno magistrale, in economia e management del turismo.

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