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Olbia

La Maddalena, rabbia per 30 stagionali: il Parco non li ha assunti

La Maddalena, rabbia per 30 stagionali: il Parco non li ha assunti

L’ente punta il dito contro Roma. Il ministero: «La richiesta arrivata 10 giorni fa»

12 luglio 2020
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LA MADDALENA. Il Parco aveva garantito l’assunzione dei lavoratori stagionali già per l’inizio di questa settimana. 24 addetti alla sicurezza e alla bigliettazione e dieci guide. Lo stesso direttore dell’ente, Michele Zanelli, aveva garantito la presenza delle guide a Cala Coticcio già da lunedì. Gli specialisti dei sentieri sono obbligatori per consentire ai turisti (in reaòtù solo sulla carta visto che i vacanzieri già da giugno percorrono il sentiero da soli senza alcun tipo di sanzione e controllo) di raggiungere a piedi la caletta di Caprera. I contratti però non sono stati ancora firmati e i 30 stagionali, già preoccupati per un inizio di estate posticipato a causa dell’emergenza Coronavirus, adesso sono arrabbiati. I lavoratori hanno chiesto conto al Parco di questo ritardo.

Solitamente addetti alla bigliettazione e guide sono operativi dai primi di giugno. L’ente scarica la responsabilità sul ministero, reo a suo dire di non avere ancora autorizzato quello che in gergo tecnico si chiama fabbisogno. È lo strumento con cui il Parco, solitamente all’inizio dell’anno e comunque insieme al Piano delle performance, comunica al ministero il personale di cui ha bisogno, quindi le figure professionali e i costi. Una volta ricevuto il documento, parte l’iter per ottenere le autorizzazioni: del ministero dell’Economia, della Funzione pubblica e dell’Ambiente. Da Roma fanno sapere che la richiesta di assunzione degli stagionali è arrivata via mail dal Parco dieci giorni fa. Servono quindi tempi tecnici per esaminare la richiesta e ottenere il via libera da tre ministeri. I lavoratori si sono già rivolti alle sigle sindacali per manifestare la loro preoccupazione. Meno giorni di lavoro li allontanano la possibilità di accedere al sussidio di disoccupazione. Ma c’è un altro problema legato alla mancata assunzione degli addetti alla bigliettazione. Le barche che stanno entrando nelle acque dell’arcipelago lo stanno facendo gratis. Nessuno biglietta, nessuno paga. In realtà il ruolo di questi addetti va oltre l’esenzione del balzello del parco. Danno informazioni, vigilano, raccolgono lamentele.

Scorrendo gli archivi degli ultimi anni del Parco c’è un altro caso di assunzione degli stagionali in ritardo. Era il 2016 e i precari avevano firmato i contratti ad agosto. Ma in quel caso l’ente era “giustificato”. Il Piano delle performance era stato presentato a luglio dall’allora direttore, che però aveva ricevuto l’incarico a giugno. (w.b.)

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