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Olbia

tribunale  

Marijuana e cocaina nei borsoni udienza di convalida per il 25enne

Marijuana e cocaina nei borsoni udienza di convalida per il 25enne

OLBIA. È stata fissata per domani alle 15 nel tribunale di Tempio l’udienza di convalida dell’arresto di Gianluca Piredda, commerciante di generi alimentari olbiese di 25 anni, finito agli arresti...

12 luglio 2020
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OLBIA. È stata fissata per domani alle 15 nel tribunale di Tempio l’udienza di convalida dell’arresto di Gianluca Piredda, commerciante di generi alimentari olbiese di 25 anni, finito agli arresti domiciliari con l’accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio. Nella sua abitazione, durante una perquisizione domiciliare, i carabinieri di Olbia hanno trovato e sequestrato un notevole quantitativo di vari tipi di droga sparsa in diverse stanze della sua abitazione – cucina, camera da letto e bagno – e nascosta nei posti più impensabili.

Il blitz dei carabinieri è scattato dopo un lavoro di osservazione che ha consentito di individuare il ragazzo, già sospettato di condurre attività illecite. I militari lo hanno fermato e sottoposto a un controllo personale, poi esteso alla propria abitazione. Nel corso della perquisizione domiciliare è stato scoperto una sorta di laboratorio allestito in cucina, dove Piredda, secondo la ricostruzione dei carabinieri, provvedeva a tagliare la droga, miscelare le diverse sostanze da taglio, e dove si trovavano sparsi diversi strumenti utilizzati per il taglio stesso e il confezionamento (posate intrise di droga e sacchetti di plastica, di varie dimensioni), oltre a un bilancino di precisione. Sono stati rinvenuti poco più di un chilo di marijuana custoditi all’interno di un borsone e di uno zainetto, suddivisi in quattordici sacchetti già pronti per lo smercio, e un etto circa di cocaina suddivisa in 11 involucri, nascosti in luoghi impensabili, come in cucina dentro una confezione di patatine o nel bagno in una bomboletta di schiuma da barba, o ancora in una lattina di birra e in una confezione di vernice muraria. Oltre alla droga sono inoltre stati rinvenuti circa 5.500 euro in contanti, ritenuti provento del traffico illecito, nonché diverse banconote false di medio taglio (da 50 e da 20 euro), per un totale di 1.430 euro. «Bisognerà accertare che la droga sia effettivamente la sua in quanto prima dell’arrivo dei carabinieri nella sua abitazione, il mio assistito si trovava in un altro posto – dice l’avvocato Oriana Erittu, difensore di Piredda – Va accertata l’effettiva titolarità dello stupefacente. Che non è stato mai consegnato dal mio assistito, il quale ha detto di non sapere che ci fosse droga nascosta nelle stanze della casa». (t.s.)

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