La Nuova Sardegna

Olbia

Maxi tariffe per gli ormeggi a Palau arriva l’alt del Tar

di Walkiria Baldinelli
Maxi tariffe per gli ormeggi a Palau arriva l’alt del Tar

Accolto il ricorso della Petagus contro il Comune: stop al pagamento del 31 luglio Il legale della società: «Ovunque si taglia per il Covid, qui raddoppiano gli importi» 

14 luglio 2020
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PALAU . Pagamento di ormeggio sospeso per la rata di luglio. Il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso della società Petagus sas di Tonino Atria & C. contro il Comune di Palau (non costituito in giudizio), per l’annullamento e la sospensione delle delibere comunali relative alle modifiche del regolamento del porto turistico e delle tariffe di ormeggio. «Ritenuta la sussistenza del danno di particolare gravità lamentato in ricorso – è riportato nel decreto presidenziale –, si accoglie la domanda di misure cautelari monocratiche e per l’effetto si sospende la richiesta di pagamento con esclusivo riferimento alla rata del 31 luglio 2020». La camera di consiglio collegiale per il merito del ricorso è fissata per il 5 agosto.

La Petagus trasporta i passeggeri dal porto turistico di Palau con gli itinerari delle gite alle isole dell’arcipelago maddalenino. Tonino Atria lavora nel settore della nautica dal 1991, ha iniziato a 24 anni. «Rispetto all’anno scorso – spiega –, la tariffa di ormeggio è più che raddoppiata: per un gommone e una imbarcazione per il trasporto passeggeri il canone annuo è passato da 9.750 a 22mila euro. Mentre alla Maddalena e a Santa Teresa si applicano tariffe assai inferiori».

Il provvedimento del Tar fa da apripista agli altri operatori nautici che da tempo e a più riprese chiedono all'amministrazione comunale la sospensione dell’aumento dei canoni. «La vicenda – commenta il legale della Petagus, Andrea Pubusa – ha colpito anche i giudici per la stranezza di una decisione in evidente controtendenza, mentre a vari livelli governativi c'è la tendenza ad andare incontro alle attività, specialmente in questo periodo di emergenza sanitaria, il Comune di Palau raddoppia i costi di ormeggio».

Le imprese nautiche da mesi chiedono una riduzione delle tariffe per gli ormeggi nel porto turistico gestito dal Comune. Le ripercussioni economiche dell’emergenza da Covid-19 minano il futuro delle aziende locali e di numerose famiglie. Come sottolineato dai titolari delle attività del settore, rispetto al 2019 le tariffe sono aumentate anche del 170%. Esemplificando i rincari annui, per un gommone di 5,4 metri lo scorso anno si pagavano 511 euro, quest’anno 1.395. Per un’imbarcazione inferiore a dieci metri il salto è del 147%: da 2.380 a 5.878 euro. Per una superiore agli undici metri la tariffa è di 5.600 euro, contro i precedenti 2.800. Variazione altrettanto alta per i contratti semestrali di barche superiori ai dodici metri, il costo è passato da 3.900 a 9mila euro. Sul rincaro delle tariffe degli ormeggi era intervenuta più volte anche la minoranza consiliare, con un’interpellanza durante la fase della piena emergenza sanitaria, proprio per sostenere le aziende in difficoltà del comparto nautico. Chiedeva «la riduzione dell'importo dovuto da tutti i titolari aventi diritto al posto barca per il 2020 nel porto turistico di Palau al fine di evitare eventuali contenziosi».

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