La Nuova Sardegna

Olbia

Il cuore dell’Università batte nel centro storico

di Dario Budroni
Il cuore dell’Università batte nel centro storico

Il Comune presenta il progetto per ristrutturare e arredare palazzo Giordo Individuate sei sedi: ci sono anche anche il Mater Olbia e il Pte del Cipnes

16 luglio 2020
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OLBIA. Il centro storico sarà senza dubbio il cuore pulsante. L’università qui avrà due sedi, una nel palazzo Giordo e l’altra tra le mura dell’Expo. Poi ce ne saranno altre quattro: una nella Pte della zona industriale, una nell’ex area Sep di via dei Lidi, una sempre in aeroporto e l’ultima al Mater Olbia, dove tra l’altro a ottobre partirà un corso di laurea in scienze infermieristiche. Insomma, l’università olbiese diventerà diffusa, con sei sedi sparse un po’ in tutta la città. Il sindaco Settimo Nizzi annuncia le novità forte di un finanziamento da sei milioni e mezzo di euro appena stanziato dalla giunta regionale. Soldi che il Comune potrà utilizzare per ristrutturare e arredare il palazzo Giordo, acquistato anni fa dall’Aspo. «Con questo stanziamento concludiamo un iter iniziato all’indomani del nostro insediamento. Subito pubblicheremo il bando ed entro due anni palazzo Giordo potrà ospitare gli studenti» dice soddisfatto.

Il centro. Il sindaco illustra il progetto generale dell’università olbiese. Gli obiettivi sono diversi, tra cui il ruolo primario che dovrà ricoprire il centro storico e l’ampliamento dell’offerta formativa. Così l’Expo di via Porto Romano, dove sono già cominciati i lavori di ristrutturazione con fondi comunali, diventerà la sede amministrativa del polo UniOlbia, che dipenderà sempre dall’università di Sassari. Invece palazzo Giordo, che un tempo ospitava Standa e Oviesse e che il Comune aveva acquistato per 1 milione e 125mila euro, diventerà il fulcro dell’attività didattica, col trasferimento dei corsi di laurea triennale e specialistica in economia e management del turismo. «Qui faremo un appalto integrato, per ottenere il palazzo sia ristrutturato che arredato – spiega Nizzi -. Il progetto definitivo è pronto e il bando sarà pubblicato presto. Ci vorranno circa due anni per terminare i lavori». E questo grazie al finanziamento di sei milioni e mezzo annunciato dal governatore Christian Solinas e dall’assessore regionale al Bilancio Giuseppe Fasolino.

Le altre sedi. In città saranno poi attivati nuovi corsi di laurea. L’ultima novità è questa: a ottobre prenderà il via un corso in scienze infermieristiche nelle aule didattiche dell’ospedale Mater Olbia, per un totale di 50 posti. Invece all’ex Sep di via dei Lidi, dove sono partiti i lavori di ristrutturazione, troverà posto il corso di laurea specialistica in gestione dell’ambiente e del territorio di cui l’Area marina di Tavolara è tutor. Anche un piano della Piattaforma tecnologica del Cipnes, nella zona industriale, sarà riservato all’università. Infine le aule dell’aeroporto, sempre a disposizione per le attività didattiche. «I ragazzi potranno contare su una offerta formativa differenziata – dice il sindaco –. È un progetto importante per la città. Ci siamo spesi molto, economicamente e politicamente».

Nuovi corsi. L’UniOlbia continuerà ad arricchirsi nel corso degli anni. Ad esempio un corso in scienze umanistiche dell’Istituto Euromediterraneo e, in base a un protocollo firmato nel 2017, anche dei corsi in scienze dei servizi giuridici e in sicurezza e cooperazione internazionale. Saranno organizzate summer school e attivate collaborazioni con altre università (San Pietroburgo). La magistrale di economia del turismo, invece, sarà in inglese.

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