La Nuova Sardegna

Olbia

Estate no, si salva Porto Rotondo

Marco Bittau
Estate no, si salva Porto Rotondo

Tanta gente, musica e spettacoli. Inaugurazione di una galleria d’arte in piazza San Marco

18 luglio 2020
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PORTO ROTONDO. L’estate 2020 evidentemente non è nera per tutti. Se Porto Cervo annaspa nelle acque torbide della crisi post Covid, Porto Rotondo tira invece un sospiro di sollievo. Il borgo-gioiello del turismo olbiese a metà luglio naviga in controtendenza: gli alberghi sono aperti, i ristoranti e i negozi pure. Soprattutto sono aperte le seconde case, cuore dell’economia turistica portorotondina, occupate dai proprietari in vacanza o da villeggianti in affitto. Insomma, pur con le dovute cautele e le necessarie precauzioni sanitarie, la stagione al momento si presenta ben al di sopra delle previsioni negative di qualche mese fa. Così domani sera, alle 19 in piazzetta San Marco, ben venga una “bicchierata” per inaugurare la Porto Rotondo art gallery voluta dal conte Luigi Donà dalle Rose insieme al figlio Leonardo con la Fondazione Portorotondo. Saranno presenti gli artisti Giuseppe Carta ed Emmanuel Chapalain. Sarà l’occasione per ritrovarsi, fare quadrato e rilanciare la parola d’ordine di quest’estate: «Noi ci siamo, Porto Rotondo c’è».

E la grande arte sarà ancora protagonista a Porto Rotondo con la Bias, la Biennale internazionale d’arte contemporanea sacra delle religioni dell’umanità, ambizioso progetto della Fondazione Donà dalle Rose e del World international sicilian heritage con diversi partner associati. La serata inaugurale della Biennale d’arte sarà il 24 luglio, sempre in piazzetta San Marco.

«C’è tanta voglia di reagire alle situazioni sfavorevoli e far continuare a vivere questo posto incantevole – dice il conte Donà dalle Rose strizzando l’occhio alla nostalgia – puntiamo sempre sulla qualità, sull’arte, sulla bellezza, perché Porto Rotondo questo rappresenta nell’immaginario collettivo. È questo è sempre stato nella sua storia. Il brindisi di domani vuole essere proprio un ritrovarsi insieme per promuovere le bellezze custodite in una galleria d’arte, così come facevamo una volta».

Arte, bellezza, qualità, nessun miracolo, però. La presenza di tante persone a Porto Rotondo ha una sua semplice spiegazione. La realtà economica del borgo, infatti, è profondamente legata alle seconde case e, soprattutto, al turismo in larga parte italiano. È vero che le scarse presenze turistiche dell’estate 2020 sono dovute all’assenza dei turisti stranieri, pertanto è pure vero che Porto Rotondo, contando molto sugli italiani, ha perso meno di altre località di vacanza. Non c’è niente da festeggiare, naturalmente, perché la crisi è comunque nera e la paura tanta. Però ai portorotondini è andata meglio che ad altri.

Così è già partita l’annuale rassegna di spettacoli Portorotondo festival organizzato dal Consorzio di Porto Rotondo guidato dal presidente Leonardo Salvemini e dalla Fondazione Portorotondo presieduta dal conte Luigi Donà dalle Rose. A causa delle restrizioni sanitarie niente spettacoli in piazza, ma concerti nella splendida cornice della chiesa di San Lorenzo. Nell’anfiteatro Ceroli si svolgeranno solo le proiezioni del cinema d’estate. In programma anche quattro serate teatrali e una tappa del festival Time in jazz. Insomma, tanta roba mentre altri hanno preferito rinunciare all’organizzazione di qualunque cosa.

@marcobittau. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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