La Nuova Sardegna

Olbia

Emergenza aule, scatta la ricerca

di Giandomenico Mele
Emergenza aule, scatta la ricerca

Sos del liceo Gramsci: in campo i genitori. Indagine di mercato della Provincia per trovare gli spazi

27 luglio 2020
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OLBIA. Un’emergenza aule che ha raggiunto livelli insostenibili. Il liceo classico Gramsci di Olbia che rischia di esplodere, tra deficienze storiche e i nuovi problemi di distanze imposte dal Covid-19. Un’assemblea di genitori degli alunni che fa pressing sulla politica, con la dirigenza scolastica in prima linea per scongiurare il ricorso sistematico alla didattica a distanza e i doppi turni. Una potenza di fuoco dimostrativa che ha imposto alla Provincia di Sassari, zona omogenea di Olbia-Tempio, di accelerare la procedura per la ricerca di nuove aule per uno degli istituti superiori storici della città. Dopo un pressing intensificatosi nelle ultime ore, ieri la Provincia ha pubblicato un avviso di manifestazione di interesse alla locazione di immobili da destinare ad aule scolastiche, per un fabbisogno di 5/6 aule, oltre servizi igienici e spazi di servizio annessi, per una superficie minima di 500 metri quadrati.

Per l’anno scolastico 2020-2021 gli alunni iscritti al liceo Gramsci saranno 815. Attualmente le classi a disposizione del liceo classico di Olbia sono 34, ma potrebbero raggiungere le 36 nel caso in cui venissero smantellati due laboratori. In pratica, per garantire la didattica in presenza, seguendo le norme imposte dal governo sarebbero necessarie altre 7 aule.

La Provincia di Sassari ha così deciso di ricorrere al mercato, dopo una sollecitazione arrivata direttamente sul tavolo del commissario provinciale di Olbia-Tempio, Pietro Carzedda. Scelta avvenuta dopo che era stata preliminarmente svolta un'indagine per la verifica di un'eventuale disponibilità di locali in edifici pubblici idonei, che aveva dato esito negativo. Una situazione complicata, con la ricerca di aule resa ancora più urgente a seguito delle nuove disposizioni Covid-19, che ha costretto anche l'ente comunale ad utilizzare i propri edifici, in alcuni casi ceduti a titolo gratuito alla Provincia, al fine di garantire spazi didattici: come ad esempio la scuola di Maria Rocca. Non sono state però trovate, allo stato attuale, soluzioni alternative. Così la Provincia ha ritenuto necessario e opportuno promuovere la procedura che consenta l’acquisizione, in locazione, di locali privati da destinare ad aule scolastiche.

Una sollecitazione in questo senso era arrivata nei giorni scorsi da un comitato di mamme degli alunni del liceo classico Gramsci, le quali avevano indirizzato una lettera aperta alle istituzioni coinvolte. «Manca poco più di un mese al ritorno a scuola e, nonostante le rassicurazioni della ministra Azzolina che il 14 settembre la scuola ripartirà per tutti, a Olbia pare non sia proprio così. Da anni il liceo Gramsci denuncia la mancanza di spazi per aprire nuove aule e, se quella denuncia fino ad ora è caduta tra il silenzio delle istituzioni, oggi più che mai ritorna prepotentemente in auge in quanto si corre il rischio di non garantire il regolare svolgimento delle lezioni - scrivono i genitori nella lettera aperta -. Abbiamo infatti appreso che non vi è la certezza che tutti gli studenti potranno svolgere regolari lezioni in presenza. Non c'è più tempo da perdere, ringraziamo per il costante impegno la dirigente ma riteniamo sia arrivato il momento che tutti gli enti di competenza, in primis la Provincia, scendano in campo attraverso concreti sforzi economici e organizzativi al fine di reperire nuovi spazi e garantire a settembre una didattica in presenza ed in sicurezza a tutti gli studenti».

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