La Nuova Sardegna

OLBIA. Ignorati. I cittadini di zona Bandinu avevano chiesto un incontro al sindaco per discutere insieme del futuro del quartiere. Per oltre venti giorni hanno atteso una risposta dal Comune. Che non è arrivata. Il gruppo Fb "Salviamo gli alberi di zona Bandinu" che conta 2mila follower, attraverso il suo portavoce aveva inviato una mail Pec per avere un faccia a faccia con Settimo Nizzi. Era stato lui stesso a tendere la mano ai cittadini arrabbiati per il taglio dei 43 alberi di via Imperia dopo il burrascoso incontro nel quartiere.

Il gruppo ha quindi rinviato una seconda mail oggi primo settembre, reiterando la richiesta di incontro. "Abbiamo inviato in data 8 agosto una comunicazione con oggetto: “Richiesta sospensione lavori di riqualificazione, abbattimento alberi in via Imperia, zona Bandinu. L’istanza è stata protocollata il 10 agosto. Ricordiamo tutti che durante l’incontro del 4 agosto in zona Bandinu, Lei ha pubblicamente assicurato la massima collaborazione e trasparenza, promettendo un appuntamento per visionare la documentazione e il cronoprogramma dei lavori. A tutt’oggi, e sono passati 23 giorni, siamo ancora in attesa di risposta". 

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E' passato un mese da quando alle 6 del mattino, senza che nessun abitante nel quartiere sapesse nulla, senza che ci fosse un solo avviso delle operazioni di taglio, l'impresa mandata dal Comune ha abbattuto 43 alberi. Tamerici, platani, lecci. Alcuni erano lì da decenni. Via i lunghi tronchi e le chiome frondose per essere sostituiti, in futuro, con essenze arboree sulla base del progetto di riqualificazione pensato dall'amministrazione Nizzi. In questi 30 giorni i tronchi recisi di netto ma ancora vivi, hanno cominciato a rivestirsi di ciuffi verdi. Tamerici e platani rigermogliano. Un tono di colore in una via dall'aspetto spettrale dopo l'operazione del Comune. 

E in zona Bandinu dopo un mese si interrogano sui motivi che hanno spinto l'amministrazione a prendere una decisione di questo tipo, senza pensare di trovarne un'altra che contemplasse una viabilità più sicura, parcheggi e la presenza degli alberi. Qualcuno comincia a temere che il passo successivo, oltre al taglio di altri alberi per fare spazio alle rotatorie, sia la trasformazione delle strisce bianche in azzurro. Parcheggi a pagamento come accade in tutta la città. (serena lullia)