Rena Majore, non c’è inquinamento
di Sebastiano Depperu
Il Comune: «Revocato il divieto di balneazione. A norma i valori delle acque»
06 settembre 2020
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AGLIENTU. Il Comune di Aglientu intende fare chiarezza per quanto riguarda la situazione che si è venuta a creare sulla spiaggia di Rena Majore, qualche giorno fa, «e sulle conseguenti e infondate accuse che ci sono state rivolte». Dal Municipio, dunque, si vuole rispondere all'Associazione dei Proprietari di Rena Majore e si fa sapere che le acque sono state analizzate e che tutti gli impianti del litorale sono stati campionati e controllati: i valori risultano nella norma.
Pertanto, è stata ritirata l’ordinanza comunale di divieto di balneazione, rimane non accessibile per motivi di sicurezza il tratto di spiaggia dove si è verificato lo sversamento. «Lo stagno dove si raccoglie l'acqua, situato nel retroduna ricade in proprietà privata, e non essendo un’opera pubblica non spettano al Comune pulizia e manutenzione - dice il vicesindaco Marco Demuro -. Gli uffici comunali hanno rintracciato i proprietari e intimato loro di provvedere alla corretta manutenzione e stanno monitorando la situazione e effettuando ulteriori analisi».
Per quanto riguarda il depuratore e lo smaltimento delle acque reflue, il progetto che ne prevede l’adeguamento e la nuova costruzione è in fase di istruttoria negli uffici di Abbanoa (2milioni di euro). «Purtroppo quando si parla di incidenti ambientali l’argomento è sempre delicato- continua Demuro -. Voglio rassicurare tutti affermando che l'amministrazione ha a cuore l’ambiente e ha avviato tutte le procedure necessarie affinché il problema venga risolto e non si presenti più. Ulteriori cinquecentomila euro saranno destinati in un progetto (già finanziato) di salvaguardia e protezione dell’intero litorale. Siamo favorevoli alla collaborazione con l’Associazione proprietari, ma vorrei che questa iniziasse ricercando un confronto e soprattutto le giuste informazioni prima di pubblicizzare notizie catastrofiche e non veritiere».
Pertanto, è stata ritirata l’ordinanza comunale di divieto di balneazione, rimane non accessibile per motivi di sicurezza il tratto di spiaggia dove si è verificato lo sversamento. «Lo stagno dove si raccoglie l'acqua, situato nel retroduna ricade in proprietà privata, e non essendo un’opera pubblica non spettano al Comune pulizia e manutenzione - dice il vicesindaco Marco Demuro -. Gli uffici comunali hanno rintracciato i proprietari e intimato loro di provvedere alla corretta manutenzione e stanno monitorando la situazione e effettuando ulteriori analisi».
Per quanto riguarda il depuratore e lo smaltimento delle acque reflue, il progetto che ne prevede l’adeguamento e la nuova costruzione è in fase di istruttoria negli uffici di Abbanoa (2milioni di euro). «Purtroppo quando si parla di incidenti ambientali l’argomento è sempre delicato- continua Demuro -. Voglio rassicurare tutti affermando che l'amministrazione ha a cuore l’ambiente e ha avviato tutte le procedure necessarie affinché il problema venga risolto e non si presenti più. Ulteriori cinquecentomila euro saranno destinati in un progetto (già finanziato) di salvaguardia e protezione dell’intero litorale. Siamo favorevoli alla collaborazione con l’Associazione proprietari, ma vorrei che questa iniziasse ricercando un confronto e soprattutto le giuste informazioni prima di pubblicizzare notizie catastrofiche e non veritiere».
