La Nuova Sardegna

Olbia

Un’altra auto incendiata guardia zoofila nel mirino

Un’altra auto incendiata guardia zoofila nel mirino

Per Giovanni Azara, responsabile dell’Enpa, cinque attentati in pochi anni  La banda del cerino ha colpito di notte in una traversa di via Vittorio Veneto

15 settembre 2020
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OLBIA. Ancora un attentato incendiario e a Olbia ritorna la paura. In qualche modo nel mirino c’è nuovamente Giovanni Azara, guardia zoofila, già in passato vittima di analoghe intimidazioni a Berchiddeddu, dove risiede. Gli incendiari, invece, questa volta hanno preso di mira una delle auto dei familiari di Azara, residenti a Olbia, in una traversa di via Vittorio Veneto. Chiara la matrice dolosa. L’incendio è stato appiccato durante la notte e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Olbia e gli agenti del commissariato di polizia di Olbia, che ora conduce le indagini sull’atto intimidatorio.

Suo malgrado, Giovanni Azara vanta un triste primato: cinque attentati incendiari nel giro di pochi anni e altrettante auto distrutte, sue o di suoi familiari. Un po’ troppi per non pensare seriamente che la banda del cerino ce l’abbia proprio con lui. Azara è un dipendente del consorzio industriale Cipnes, ma soprattutto è il responsabile territoriale dell’Ente nazionale protezione animali. Quindi, non una guardia zoofila qualunque. È impegnato in prima linea nell’attività di controllo sul territorio a difesa dei diritti degli animali. Spesso collabora con la Procura di Tempio nelle indagini per maltrattamenti di animali e più volte lui stesso ha denunciato delle persone. Anche di recente si è occupato di inchieste importanti sul fronte dei maltrattamenti di animali. Insomma, una serie di potenziali nemici.

Proprio l’attività di Giovanni Azara in difesa degli animali è una delle piste “calde” che vengono seguite dagli investigatori per risalire al responsabile dell’ennesimo atto intimidatorio compiuto nei suoi confronti.

Tanto per chiarire il clima intorno a Giovanni Azara, tre anni fa – era il mese di settembre del 2017 – i soliti ignoti avevano imbrattato la parete della sua abitazione con la scritta “Spie infami”. Anche quell’episodio era stato regolarmente denunciato alle forze dell’ordine. L’ultimo attentato incendiario in ordine di tempo risale invece all’ottobre dell’anno scorso. In quel casole fiamme avevano distrutto il fuoristrada Jeep Gran Cherokee parcheggiato davanti all’abitazione della guardia zoofila a Berchiddeddu. Le telecamere della videosorveglianza sistemate nella strada non avevano lasciato dubbi sull’origine dolosa dell’incendio. L’auto non era di proprietà di Giovanni Azara, ma gli era stata prestata da un amico. (m.b.)

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