La Nuova Sardegna

Olbia

«Ho subìto violenza». Nizzi la denuncia

di Tiziana Simula
«Ho subìto violenza». Nizzi la denuncia

Gabriella Palermo pubblica nei social le ricevute dell’esposto: è un dovere civico far sapere a tutti quello che mi è successo

19 settembre 2020
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OLBIA. «Ci ho pensato tanto, ho trascorso notti insonni e alla fine ho deciso che sì, era giusto far sapere a tutti quello che mi era successo. Ho sentito il dovere civico di spezzare questo silenzio. E ho scritto. Ora mi sento meglio». E ciò che Gabriella Palermo, dirigente del comune di Olbia, scrive sul suo profilo Facebook è un post choc. Deflagrante. Accuse pesantissime. «Ho subito violenza sessuale da parte del sindaco Settimo Nizzi». Lo pubblica poco prima delle 9 del mattino e fa il giro della città e del web in un baleno. Il sindaco, che ha appena saputo, risponde subito alla telefonata del cronista, ma non rilascia nessuna dichiarazione. «No, nessun commento», dice sul momento. Ma, poi, in serata cambia idea e convoca una conferenza stampa. Troppo pesante l’accusa che lo ha travolto, per stare in silenzio. Ma la sua difesa passa anche attraverso una denuncia per diffamazione, presentata ieri stesso. Al momento, il primo cittadino non risulta indagato. «A oggi non ci è stato notificato nessun atto», spiega il suo difensore, l’avvocato Sergio Deiana.

Impossibile non ricordare la guerra in atto tra la dirigente comunale e il sindaco Nizzi. Una guerra che dura da quasi vent’anni, che aveva visto la Palermo persino licenziata per motivi disciplinari (nel 2002) e poi reintegrata (nel 2011) dal Comune, su ordine del giudice del lavoro, con un risarcimento di 850mila euro. Da un mese, la dirigente comunale del settore Pubblica istruzione, Cultura e Sport, è stata sospesa dal lavoro al termine di un procedimento disciplinare avviato dal segretario generale: sospesa per sei mesi, senza stipendio. Anche in quel caso, come ieri, scrisse un post per rendere pubblico il provvedimento assunto nei suoi confronti. Ma questa volta, Gabriella Palermo denuncia ben altro. Dice di essere stata molestata dal sindaco «colui che dovrebbe essere esempio di correttezza, al quale bisognerebbe fare riferimento per avere supporto e aiuto». Lo fa prima di tutto come donna, come rimarca nel post. «Mi sarei potuta chiamare in qualsiasi altro modo ed essere qualunque altra persona. Quindi, adesso, mentre scrivo, io sono prima di tutto una donna che ha subito una violenza sessuale e poi sono Gabriella Palermo», scrive.

La dirigente sospesa ha presentato denuncia alla Procura di Tempio il 20 aprile scorso. In precedenza aveva presentato quattro denunce per mobbing. La presunta violenza sarebbe avvenuta l’11 giugno 2019, in municipio. Recentemente è stata sentita dagli investigatori che stanno acquisendo ulteriori informazioni. Solo ieri, a cinque mesi dalla denuncia e a un mese dalla sospensione dal lavoro, la decisione di rendere pubblica la presunta violenza sul web, inoltrata anche alle testate giornalistiche. «È stata una decisione molto sofferta – dice al telefono –. E ho riflettuto tanto prima di farlo, frenata dalla vergogna. Quando qualcuno vìola il nostro corpo, violenta anche la mente, i pensieri, i sentimenti, offende la dignità, scaraventa il nostro essere in un baratro di paure, di dubbi. E di confusione. Inspiegabilmente è la vittima che si vergogna di ciò che ha subito. E tace. Ecco, tutto ciò ha provato la donna Gabriella. Anche io ho taciuto con il mondo. Ho messo subito al corrente solo i miei familiari e qualche amico fidatissimo. Non ho taciuto però con l’autorità nella quale tutti confidiamo per avere giustizia su questa terra e, in aggiunta a quattro denunce per mobbing depositate precedentemente, ho denunciato Nizzi al Procuratore della Repubblica anche per la violenza sessuale subìta, tramite una pec del 20 aprile 2020. A quattro mesi di distanza, il 14 agosto, sono stata sospesa dal lavoro. Un caso? Non lo so».

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