La Nuova Sardegna

OLBIA. «Tutta questa gente a un funerale la vediamo solo quando muore un giovane. Vederne così tanta oggi ci fa capire quanto fosse apprezzato Gianni Ponsanu». Parole di don Antonio Tamponi davanti alla famiglia, agli anziani genitori e alle tantissime persone silenziose e commosse, forse ancora sotto choc, che hanno gremito San Simplicio e il piazzale della antica basilica. Una folla che ha voluto dare l’ultimo saluto all’ottico, leader molto amato dei commercianti del centro storico, morto improvvisamente a 58 anni per un malore che lo ha colpito poco prima della mezzanotte tra venerdì e sabato mentre in auto tornava a casa a Olbia da Porto Rotondo insieme alla moglie Maria Angela e ai figli.

«Tutti coloro con cui ho parlato di lui – ha proseguito il parroco di San Simplicio – mi hanno detto la stessa cosa: eravamo molto amici. Lo dicono perché Gianni riusciva a essere amico di tutti, anche se aveva solo un minuto da dedicarti era tutto per te». E infatti nella folla presente al funerale c’erano persone di tutte le età. Molti i commercianti dentro e fuori dalla basilica, dai dirigenti della Confcommercio e del consorzio “Io centro”, di cui Ponsanu era presidente, ai colleghi che negli ultimi trent’anni ne hanno apprezzato, oltre ai suoi tratti umani, l’attività di stimolo e coinvolgimento che ha contribuito a cambiare la faccia di corso Umberto e delle vie adiacenti del centro storico, che oggi più che mai sono diventate il centro dell’accoglienza ai turisti e ai visitatori della città.

Il funerale si è svolto nel rispetto delle regole anti-covid, con mascherine sul volto, distanziamento e rinuncia alle condoglianze. In molti, tuttavia, hanno voluto comunque avvicinarsi al feretro, all’uscita dalla chiesa, per l’ultimo saluto. Così come molti, anche ieri, hanno espresso il loro dolore sui social. Con una frase ricorrente: «Gianni lascia un grande vuoto».