La Nuova Sardegna

Olbia

In città 123 positivi ma il dato è parziale

di Serena Lullia
In città 123 positivi ma il dato è parziale

Coronavirus, il sindaco comunica l’aggiornamento datato 19 settembre: «Mancano i risultati dei tamponi fatti al Mater»

22 settembre 2020
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OLBIA. Il quadro dei contagi da Covid-19 in città è solo parziale. Lo ammette anche il sindaco Settimo Nizzi mentre comunica i dati dell’Ats che sanno già di stantio. 123 positivi di cui solo 6 ricoveri, e sette quarantene. I numeri cristallizzano la situazione al 19 settembre e non includono i risultati dei tamponi fatti al Mater Olbia.

I dati del Mater. Anche se la procedura prevede che quei risultati dei test siano presi per buoni dall’Ats, negli ingranaggi della macchina della comunicazione ai comuni continua a esserci parecchia sabbia. «Non voglio fare polemica – precisa il primo cittadino –, ma c’è un problema di gestione dei dati da parte dell’Ats». Nizzi ricorda cosa prevede l’iter. A differenza di quanto avveniva prima, quando il tampone del Mater per essere considerato ufficiale aveva bisogno di essere ripetuto dall’Ats, oggi i risultati dei test, che arrivano ai pazienti nel giro di 5-6 ore, vengono inviati all’Ats. A cui spetta il compito di comunicarli alle amministrazioni comunali. «Un passaggio fondamentale per consentirci di avviare i controlli delle forze dell’ordine e predisporre il ritiro speciale dei rifiuti – sottolinea il sindaco –. Speriamo che a breve questi problemi possano essere superati attraverso un sistema informatico più snello che consenta a ogni sindaco di accedere ai dati del proprio comune con una password ed essere aggiornato in tempi rapidi».

Situazione sotto controllo. L’ultima comunicazione ufficiale di Nizzi alla popolazione risale al 3 settembre. Allora i positivi in città erano 69. «La situazione è stazionaria – precisa –. Il numero dei contagi in crescita era un rischio calcolato. Se poi lo paragoniamo al numero di abitanti le cifre sono basse. Abbiamo 123 positivi, solo 6 ricoveri. I casi positivi nella Capitaneria hanno fatto scattare le procedure di tampone per il personale». Poi lancia l’appello alla popolazione e invita al buon senso.

Stop baci e abbracci. «L’età media dei contagi è molto più bassa rispetto alla prima ondata – aggiunge Nizzi –. Gli anziani positivi sono pochi ma dobbiamo ricordare che sono proprio le persone più grandi che possono sviluppare i sintomi più gravi della malattia, come polmoniti e deficit respiratori. Ecco perché invito tutti concittadini a usare in modo serio le mascherine». Nizzi precisa che non intende adottare ordinanza restrittive e che restano in vigore solo le misure del Governo. «Ma dobbiamo fare tutti la nostra parte – ripete –. Evitiamo feste e spuntini familiari. Ai funerali andiamo, ma non diamo le condoglianze con baci e abbracci come succedeva prima. Salutiamo gli amici da lontano, con uno sguardo, come si fa in chiesa. Diamoci tutti un’autoregolamentazione nei comportamenti».

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