La Nuova Sardegna

Olbia

Assembramenti fuori dalle scuole

di Giuseppe Pulina
Assembramenti fuori dalle scuole

Dentro gli istituti tutto fila liscio, meno all’esterno al termine delle lezioni

24 settembre 2020
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TEMPIO. Un po’ di confusione, tanta apprensione e molta curiosità per le ultime novità. Il ritorno tra i banchi degli studenti tempiesi è avvenuto nel rispetto dei protocolli adottati dalle scuole: orari e punti d’ingresso distinti, richiamo costante alla segnaletica che indica i percorsi da seguire, entrate e uscite differenziate, uso meticoloso dei dispositivi di protezione individuali. Se dentro le scuole tutto sta filando liscio, è fuori delle aule che si può riscontrare qualche problema. Soprattutto alla fine delle lezioni, quando, negli ambienti esterni, si notano gli assembramenti di studenti senza mascherina. Tanti in poco spazio.

Un comportamento disinvolto, non sempre attento alle norme, sul quale le scuole possono fare ben poco. «Dipende dal senso civico di ognuno - dichiarano in coro molti insegnanti - e dal grado di consapevolezza dei rischi che si potrebbero correre per la propria e l’altrui salute». Anche per questo, all’ingresso, in qualche scuola è stata rilevata la temperatura a un campione di studenti. Difficilmente diventerà una prassi estesa a tutta la popolazione scolastica, sempre che non intervengano direttive speciali e si segua l’esempio del Piemonte. Il bilancio iniziale può essere solo provvisorio. Lo sa il vicesindaco Giannetto Addis, che, insieme all'assessore Marotto, ha fatto visita ieri agli alunni delle scuole dell'infanzia, primaria e medie. «Percepisco la vostra emozione ma anche l'ansia per un rientro diverso. Voglio tranquillizzarvi e dirvi che siete al sicuro, con le insegnanti che vi accompagneranno in questo percorso fondamentale per la vostra crescita che non poteva essere ulteriormente rimandato».

Nel frattempo, si va avanti con la carenza di insegnanti e si discute sempre più di studenti fragili. Tali sono considerati quelli che, rispetto ad altri, possono risultare più esposti agli effetti del contagio da Covid-19. Se ne discute perché la materia non è chiara, potendo rientrare nella tipologia di “studente fragile” una casistica molto varia.

È, infine, rientrata la protesta degli studenti delle ultime classi del Dettori che speravano di iniziare l’anno scolastico nelle loro aule. Dovranno pazientare sino al 3 ottobre, quando a fare la didattica a distanza potrebbero essere altre classi. Turnazione che s’interromperà quando saranno finalmente arrivati i nuovi banchi, di cui si parla tanto da mesi e che solo poche scuole, tra le quali le Industriali, hanno ricevuto.

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