La Nuova Sardegna

Olbia

Giudice: «Restituire identità all’isola»

di Serena Lullia
Giudice: «Restituire identità all’isola»

La Maddalena, la candidata sindaca guida una lista di centrodestra: «Ma sull’ospedale la Regione continua a sbagliare»

07 ottobre 2020
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INVIATA ALLA MADDALENA. La passione per la politica è rimasta immutata nel tempo. Sincera, travolgente. Come quando indossò la fascia tricolore per la prima volta nel 2002. La stessa che le accende il viso quando si scaglia contro la gestione regionale della sanità maddalenina. La stessa che la fa commuovere quando pensa alle persone con disabilità tenute alla porta degli edifici comunali e sportivi. Rosanna Giudice, 61 anni, guida la coalizione “La Maddalena domani”. Non prima donna, ma leader a cui piace il gioco di squadra. «Lo spirito di gruppo è alla base di questa lista – spiega l’aspirante prima cittadina –. Abbiamo studiato i problemi dell’isola, abbiamo parlato con chi li vive ogni giorno e abbiamo elaborato un programma facendo sintesi». Giudice sfodera una delle sue altre qualità rimaste intonse. Il pragmatismo. «Avremmo potuto rispondere ai programmi degli avversarsi che hanno scomodato altre nazioni per proporre modelli di sviluppo dell’isola con altrettanti roboanti modelli in un gioco al rialzo – aggiunge –. Noi abbiamo un programma realistico, sincero. Basta pensare solo a progetti a lunghissimo termine dimenticandoci della quotidianità. Noi intendiamo rendere vivibile questa città, non solo per i turisti nei mesi estivi, ma per i residenti che qui vivono e lavorano tutto l’anno. Dobbiamo restituire a questa isola la sua identità. E intendiamo dare voce a tutte quelle fasce di persone che fino a oggi sono rimaste inascoltate». Per “Maddalena domani” il tema sociale è in cima al programma. «Io penso alle fasce deboli – aggiunge Giudice –. A tutti i nostri anziani per i quali dobbiamo creare punti di aggregazione. Ai soggetti con disabilità che non hanno degli spazi. Ai bambini e ai loro genitori che hanno bisogno di parchi». La parola magica per realizzare questo impegno è ottimizzare. «Le risorse per evitare gli sprechi, l’esistente come punto di partenza su cui costruire il domani – sottolinea Fernando Barretta, candidato consigliere –. Questo gruppo è nato un anno fa con l’intento di sistemare la città per quella che è oggi».

Nella filosofia della squadra di Giudice c’è però un progetto che guarda più avanti dell’oggi. Un centro di talassoterapia e riabilitazione nell’ex ospedale militare. «La Regione ceda quel bene al Comune – aggiunge Barretta –. Ci sono imprenditori seri, con i capitali, per realizzare quell’opera». E sui rapporti con la Regione la candidata sindaco ha le idee molto chiare. «La mia storia politica è di centrodestra e alle Regionali ho sostenuto Solinas – sottolinea –. Ma sono, siamo, arrabbiati per il modo in cui viene gestita la sanità alla Maddalena. Non si può venire su quest’isola a fare come i Lanzichenecchi in campagna elettorale e poi dimenticarsi di noi una volta ottenuta la poltrona. Qui si muore per inefficienza e devo ringraziare i medici del Paolo Merlo che pur con pochi strumenti continuano a salvare vite. Se saremo eletti, a Cagliari e a Roma per rivendicare il nostro diritto alla salute ci andiamo davvero».

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