La Nuova Sardegna

Olbia

Nizzi: «No alla chiusura alle 18»

di Serena Lullia
Nizzi: «No alla chiusura alle 18»

Il sindaco in linea con la Regione. «In città 182 positivi, dato sotto la media, ma le scuole vanno chiuse»

28 ottobre 2020
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OLBIA. Il semi-lockdown firmato Conte non piace al sindaco Settimo Nizzi. La chiusura di bar e ristoranti alle 18 è considerata una sentenza di morte per l’economia del Paese. Per questo motivo il primo cittadino sostiene la proposta di ordinanza del governatore Christian Solinas in deroga al Dpcm e in linea con le province autonome di Trento e Bolzano. Bar e ristoranti aperti fino alle 23. «La chiusura alle 18 come da Dpcm significherebbe la morte del tessuto produttivo – dice il primo cittadino in conferenza stampa –. Un colpo di grazia per attività che già avevano subito gli effetti del lockdown e che di certo non sono riuscite a mettersi in pari con il lavoro estivo. Perché nel momento in cui avevano ricominciato a lavorare bene c'è stato un numero enorme di contagi esogeni. Se chiudono adesso non riapriranno più». Per Nizzi «l’obbligo di chiusura alle 18 è un lusso che non possiamo permetterci. La situazione economica è già grave così. Logico poi che invece di 100 posti a sedere ce ne debbano essere 50 e che i clienti debbano utilizzare le mascherine, rispettare le distanze e le regole dell'igiene».

I dati sui contagi. Il sindaco fornisce anche l’aggiornamento sui dati del contagio in città. L’ultimo risaliva al 5 ottobre. 182 i positivi, tre con sintomi ricoverati in ospedale. «Finalmente abbiamo ricevuto l’aggiornamento dall’Ats dopo 22 giorni – sottolinea Nizzi –. Il Mater invece ci aggiorna quotidianamente. A Olbia abbiamo 182 positivi – spiega il primo cittadino –. Di questi 3 ricoverati con sintomi. 76 sono stati diagnosticati dal Mater e 122 dall'Ats. Se li sommiamo otteniamo una cifra più alta e questo perché alcuni contagi diagnosticati erano stati inseriti su entrambe le liste. Quindi li abbiamo giustamente inseriti solo una volta. 107 sono i negativizzati, 42 irreperibili che pensiamo si siano negativizzati e non ne hanno dato riscontro». Il sindaco ci tiene a precisare che la situazione è sotto controllo. «Il nostro indice di contagio è inferiore alla media nazionale – evidenzia –. Ovviamente si deve continuare a rispettare le regole. Abbiamo chiesto alla polizia locale di fare un ulteriore sacrificio, visto il numero ridotto di agenti, e di potenziare i controlli».

Sì alla Dad. Anche in virtù dei dati del contagio il sindaco non ha nessuna intenzione di adottare misure più severe rispetto al Dpcm, discrezionalità assegnata ai primi cittadini dal decreto del presidente del Consiglio. «Le misure in vigore sono già fin troppo restrittive – afferma –. Se ci avete fatto caso non c'è nessuno in giro nelle strade di Olbia. Le persone sono consapevoli della difficoltà del momento. Se c’è invece un provvedimento di chiusura da adottare riguarda le scuole superiori, perché in quegli ambiti cresce il numero di ragazzi positivi che poi vanno a casa e contagiano genitori e nonni. Sì invece all'apertura degli asili nido. I genitori devono poter andare a lavorare».

Celebrazioni Santi. Nessuna restrizione nel ponte di Ognissanti. Domenica sarà celebrata la messa alle 11 nel cimitero vecchio. Nessuna messa invece nel camposanto di via Roma. Consentite le visite ai cari estinti. «Invitiamo a indossare la mascherina e a non baciare le foto e le lapidi dei congiunti», raccomanda Nizzi.

Raccomandazioni. Il sindaco invita i cittadini al rispetto delle regole. «Non abbassiamo la guardia».

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