La Nuova Sardegna

Olbia

Il medico centenario di Palau: «Prescrivo vino rosso, ravioli e passeggiate»

Walkiria Baldinelli
Il medico centenario di Palau: «Prescrivo vino rosso, ravioli e passeggiate»

Ex primario di Cagliari, svela il segreto della longevità. Zio Nino Cossu ha festeggiato con i tre figli il secolo di vita

30 ottobre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





PALAU. «Per vivere in salute bisogna mangiare poco e sano, come i piatti tradizionali sardi e galluresi. Camminare ogni giorno, ma anche tenere attiva la mente con la lettura». È la ricetta che il medico Nino Cossu ha prescritto per sé come stile di vita. E che nel giorno del suo centesimo compleanno consiglia a tutti. Insomma, centenari si diventa a tavola con diete della longevità fatte di ingredienti semplici. Molto amante dei dolci tipici, Nino predilige sempre un buon piatto di pasta: dai ravioli galluresi agli gnocchetti sardi. Un mix di cibi che richiamo la sua sardità, della quale ne va particolarmente fiero. Nato il 30 ottobre 1920 a Tempio, da genitori di Luras, Nino si è laureato a 24 anni, col massimo dei voti, alla facoltà di Medicina e chirurgia di Sassari. All'epoca si contavano solo 40 iscritti. Ha terminato gli studi tra una chiamata del servizio militare in Bielorussia durata sei mesi e altre annunciate, ma mai arrivate sempre nei reparti di Fanteria. Si è poi specializzato a Roma nell'ex ospedale Carlo Forlanini in malattie dell'apparato respiratorio. Il suo primo lavoro in Gallura in una campagna antimalaria. Poi al Sanatorio di Nuoro e in seguito a quello di Cagliari con l'incarico di primario. Altro trasferimento, stavolta dal capoluogo sardo a Sassari, dove nel 1985 ha concluso la carriera medica. È andato in pensione a 65 anni. Dalla fine degli anni '90 ha accudito con amore una paziente speciale: la moglie Domenichina Tamponi, scomparsa nel 2018. Quella di Nino è una famiglia di medici. I tre figli, Salvatore, Franco e Maria Cristina hanno seguito la professione del padre. La figlia lavora nell'azienda ospedaliero-universitaria di Pisa. «Abbiamo seguito l'esempio di mio padre - dice sorridente Maria Cristina -. Ha accudito nostra madre in modo esemplare. A quell'epoca ha iniziato a trafficare coi fornelli, cucina tuttora. Ma solo piatti della tradizione sarda e gallurese. Palau per i nostri genitori è sempre stato un luogo caro. Negli anni '60 hanno acquistato la loro casa sul mare, quella in cui poi si sono trasferiti nel 1990 e dove oggi vive mio padre». In tutti questi lustri Palau da padre». Estimatore del buon cibo locale, ama camminare e leggere. «Ha una memoria mostruosa». Ora con dedizione da medico, si prende cura dei fiori.

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative