La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, il Comune: "No a 22 appartamenti a Pittulongu vista mare"

di Giandomenico Mele
Olbia, il Comune: "No a 22 appartamenti a Pittulongu vista mare"

La società Baia Azzurra ha ripresentato la richiesta bocciata nel 2008 perché su area ad alto rischio idrogeologico

01 novembre 2020
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OLBIA. Il via libera al nuovo Puc da parte del consiglio comunale e la previsione di volumetrie, per un albergo con annesso campo da golf a Pittulongu, hanno forse riportato interesse sullo sviluppo residenziale nel borgo turistico alle porte di Olbia. Potrebbe quindi non essere una coincidenza la nuova battaglia davanti al Tar che oppone il Comune alla Baia Azzurra Srl per la costruzione di un complesso residenziale proprio a Pittulongu. L’8 luglio l’ente locale aveva respinto la richiesta della società “per la realizzazione di un complesso residenziale in località Pittulongu”. Diniego contro cui la società ha presentato ricorso. al tribunale amministrativo regionale.

Lo stop. Il Comune ha imposto alla società Baia Azzurra i presentare una nuova richiesta aggiornata all’attuale normativa, «visto il notevole numero di anni trascorsi dall’emissione del predetto provvedimento, al fine del riesame della pratica». Con una delibera di giunta il Comune ha dato mandato alla responsabile dell’ufficio legale di procedere alla costituzione in giudizio.

La storia. La richiesta della società Baia Azzurra non è una delle tante pratiche che arrivan negli uffici comunali. La vicenda affonda le radici nell’agosto del 2008, quando la Forestale aveva messo sotto sequestro in via mar Egeo un’area di 4 mila metri quadri, in cui dovevano essere costruiti 22 appartamenti. Sotto la lente di ingrandimento era finita proprio la Baia Azzurra, che aveva presentato i documenti per costruire in un’area, secondo la Forestale, ad alto rischio idrogeologico. L'amministrazione di allora, con sindaco Gianni Giovannelli, era scesa in campo per difendere il lavoro dei dirigenti del Comune.

La pratica. La società Baia Azzurra aveva presentato due pratiche al Suap. La legge prevedeva che l’autocertificazione e una serie di documenti dessero la possibilità all’impresa di cominciare i lavori 20 giorni dopo. Delle due dichiarazioni una prevedeva la costruzione di 22 appartamenti. L’altra di accorpare 4 lotti a Pittulongu. Poi si era aperto un complesso iter burocratico che aveva portato l’allora dirigente dell'Urbanistica comunale a firmare una nota in cui si attestava la non conformità del progetto, per la violazione del Piano di risanamento di Pittulongu. La pratica sarebbe stata in contrasto con la proposta di variante al piano di assetto idrogeologico, votata in consiglio comunale, e che indicava quell’area a rischio idrogeologico.

Nuovo ricorso. La Baia Azzurra ha ora deciso di tornare alla carica, dopo che l’inchiesta del Corpo forestale non aveva portato a nulla. Sarà ora il Tar a verificare se l’area sulla quale la Baia Azzurra intende costruire sia sottoposta a vincolo idrogeologico, ma soprattutto se ha ragione il Comune a richiedere alla società una nuova istanza in ragione dei 12 anni passati dalla presentazione del primo progetto residenziale con finalità residenziali. C’è poi da tenere conto della programmazione prevista dal Piano urbanistico comunale, che prevede nuove volumetrie su Pittulongu. Ma i cui tempi tecnici di approvazione non sarebbero comunque in linea con la fretta che la Baia Azzurra ha dimostrato di avere per dare inizio ai lavori.

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