La Nuova Sardegna

Olbia

Telti sfida il Covid per l’addio al sindaco

di Dario Budroni
Telti sfida il Covid per l’addio al sindaco

Folla di cittadini e amministratori al funerale di Pinducciu Il parroco: «Era incredibile, conosceva e aiutava tutti» 

03 novembre 2020
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TELTI. Il paese ha detto addio al suo sindaco. E lo ha fatto con un lungo applauso davanti al municipio, dopo le note dell’inno nazionale, e durante la messa nella piazza della chiesa, prima del breve tragitto verso il cimitero. Gian Franco Pinducciu, sette volte sindaco di Telti, ieri pomeriggio ha radunato tutta la sua gente. Tantissime persone gli hanno voluto rendere omaggio per le strade del paese. Amici, conoscenti e politici che sono andati oltre i timori del contagio per dare l’ultimo saluto a un amministratore benvoluto e popolare anche oltre i confini comunali.

La scomparsa del sindaco, stroncato da un infarto a 69 anni nella notte tra sabato e domenica mentre passeggiava per le vie di Telti, ha sconvolto la comunità. E il corteo funebre, in un paese in lutto, non poteva che partire dal municipio, dove ha risuonato l’inno di Mameli, con tutti gli altri sindaci del territorio in prima linea. Poi la messa in piazza Duomo, all’aperto per via delle norme anti Covid, celebrata da don Javier Aquino, per tutti don Saverio. «È morto Gian Franco ed è morto anche il nostro sindaco, la nostra testa, il capo della comunità, un punto di riferimento della popolazione – ha detto il parroco – Sono diverse le cose che mi hanno colpito di lui. Come la profonda conoscenza del territorio e delle persone. Conosceva la storia di ognuno. Era incredibile. Fin dal principio mi ha fatto sentire a casa, mi ha accolto con tutto il cuore. Era servizievole, ha fatto tanto per gli altri. Penso che Telti non sarà più lo stesso paese. Non solo perché Gian Franco è stato sindaco per quarant’anni, ma anche perché lui aveva delle caratteristiche che non si trovano in tutte le persone». Piera Azzena, vicesindaca e ora a capo dell’amministrazione fino alla scadenza del mandato, nel 2021, ha letto una lettera commovente: «Sei stato un grande conoscitore dell’animo umano. Volevo dirti che ti ho sempre apprezzato. Eri semplice, umile e onesto, sei stato il sindaco di tutti noi». Gian Franco Pinducciu, classe 1951, era stato eletto sindaco per la prima volta nel 1980, e lo è stato fino a poche ore fa, a parte due parentesi: dal 1995 al 1997 e dal 2006 al 2011. Era democristiano e dopo la fine della Dc aveva militato in altri partiti, come An, mentre nel 2019 si era candidato alla Regione con il Psd’Az. È stato anche consigliere provinciale e presidente della comunità montana. Tutti lo ricordano per la simpatia, la positività e la gentilezza. L’affetto dimostrato sui social e la grande partecipazione al funerale, nonostante le restrizioni anti Covid, ne sono una prova.

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