La Nuova Sardegna

Olbia

L’invaso del Liscia è al 72% Via a lavori per 20 milioni

di Sebastiano Depperu
L’invaso del Liscia è al 72% Via a lavori per 20 milioni

Marrone (Consorzio di bonifica): «L’approvvigionamento idrico è garantito» Brundu: «Con la sistemazione del canale adduttore elimineremo gli sprechi»

04 novembre 2020
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OLBIA. Partiranno, a breve, i lavori per ridurre gli sprechi d'acqua della diga del Liscia, il cui livello in questo periodo arriva al 72% della capienza massima. A giugno, prima della stagione estiva, l'asticella dell'invaso era al 98% e contava 103 milioni metri cubi d'acqua. Attualmente, dunque, la diga del Liscia conserva ben 75 milioni di metri cubi d'acqua a fronte di una capienza di 104 milioni, un ottimo "livello ordinario" nella classifica degli indicatori per la siccità.

«Un respiro di sollievo per i consorziati – commenta Marco Marrone, presidente del Consorzio di bonifica della Gallura –, a fronte appunto di un approvvigionamento che ha garantito in maniera ottimale l'apporto idrico per tutta l'estate, con una situazione, a maggio, che lo indicava al massimo della sua capienza. Le piogge di quest'anno hanno garantito al territorio la tranquillità, si può fare affidamento su questa risorsa. In un territorio vocato prevalentemente alla coltivazione a prato stabile per il 72% e un 9,2% a medica, assume un ruolo fondamentale soprattutto per la pastorizia la presenza di questa importante risorsa, che oramai da due anni ha assunto livelli che garantiscono la tranquillità per l'approvvigionamento». Una tranquillità in più che arriva anche dai lavori appena partiti nel canale adduttore del Liscia. «Si tratta – spiega Giosuè Brundu, direttore dell'ente – di lavori annunciati dalla primavera passata che, ora, a chiusura del grosso della stagione irrigua, possono partire. L'obiettivo è arginare le perdite, stimate nel 30% della risorsa, proprio per ridurre al minimo gli sprechi e garantire che tutta l'acqua erogata arrivi a destinazione».

I lavori sono partiti in questi giorni e sono stati possibili grazie a uno stanziamento di 20 milioni di euro del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e del ministero delle Politiche alimentari forestali e del Turismo. Un'opera fondamentale per il territorio che in passato ha sofferto le gravi carenze idriche, un investimento per il futuro che ci permetterà di affrontare i periodi di siccità con maggiori certezza. Negli ultimi sette anni, è stato calcolato attraverso un apposito studio, a causa dello stato della condotta sono stati gettati via circa 50 milioni di metri cubi di acqua: ogni anno circa il 30% degli oltre 23milioni di metri cubi di acqua che scorrono nei 28 chilometri del canale adduttore».

Negli scorsi anni, in questo periodo si lanciava un grido d'allarme e rischio siccità. Nel 2016 la capienza era al 63% (65 milioni di metri cubi), nel 2015 al 52% (54 milioni di metri cubi) e nel 2012 al 68% (71 milioni di metri cubi). Qualche anno prima, nei mesi successivi all’estate si contavano anche (e solo) poco più di 32 milioni di metri cubi d'acqua a disposizione.

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