La Nuova Sardegna

Olbia

Fiumi di droga in Gallura: dodici imputati a processo

di Tiziana Simula
Fiumi di droga in Gallura: dodici imputati a processo

Sono accusati di traffico di stupefacenti tra Sardegna, Campania e Calabria. Al vertice i fratelli olbiesi Salerno. Altri tre hanno scelto il rito abbreviato  

05 novembre 2020
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OLBIA. Erano finiti in carcere – e lì, a Bancali, si trovano tuttora – in quindici, accusati di far parte un’organizzazione dedita al traffico di droga fra Sardegna, Campania e Calabria. Al vertice, i fratelli olbiesi Francesco e Antonio Salerno. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, i due fornivano a tutti i componenti della banda delle sim card acquistate da prestanome, in modo da poter comunicare fra loro per telefono senza destare sospetti, gestivano gli acquisti di droga dai fornitori campani e calabresi e la vendita ai pusher per lo spaccio in Gallura e nel Sassarese.

Si stima che l’organizzazione riuscisse costantemente a smerciarne nella provincia di Sassari, cinque chili al mese di cocaina. Ieri per i fratelli Salerno, difesi dall’avvocato Mario Perticarà e per altri dieci componenti della banda che hanno scelto il rito ordinario si è aperto il processo a Tempio davanti al tribunale in composizione collegiale, presieduto dal giudice Marco Contu. Altri tre imputati, Salvatore D’Auria e Rosario Polverino, entrambi di Napoli, e Vincenzo Andreacchio, calabrese, saranno invece processati a Cagliari – l’inchiesta è della Direzione distrettuale antimafia – con rito abbreviato.

L’ordinanza di custodia cautelare per i 15 finiti in carcere nell’ambito dell’operazione “Barber shop” era scattata poco meno di un anno fa, a febbraio. Indagando sulla rapina a un pensionato di Padru che portò all’arresto del desulese Salvatore Carta, i carabinieri di Olbia scoprirono un intreccio di attività illecite, alleanze e collaborazioni con organizzazioni criminali della penisola e fiumi di droga. Gli arresti furono eseguiti nel corso di una maxi operazione che aveva visto in campo un centinaio di uomini, cani antidroga ed elicotteri in volo, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Cagliari. Ieri il via al processo con le richieste di rito da parte del sostituto procuratore della Dda di Cagliari Rossana Allieri e delle difese.

Imputati insieme ai fratelli Salerno, gli olbiesi Massimiliano Piras, Fabio Azara, il campione di motocross Lorenzo Pes, Salvatore Carta, Fortunato Davoli e Pietro Marras, tutti di Olbia, Francesco Carta, di Sorgono, Fabio Casula, di Monti, Salvatore Cuomo, di Pozzomaggiore, Gennaro D’Alessandro, di Sassari.

Tra i difensori, gli avvocati Giampaolo Murrighile, Domenico Putzolu, Federica Strusi, Gianluca Aste, Fernando Vignes, Claudio Mastandrea, Michele Ponsano
 

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