La Nuova Sardegna

CALANGIANUS. Ma quando entrerà in servizio, a Calangianus, la postazione del servizio 118? Se lo chiede innanzitutto il sindaco Fabio Abieri che, lo scorso giugno, aveva comunicato che l’Areus, l’Azienda regionale delle emergenze urgenze della Sardegna, aveva accolto favorevolmente la domanda per avere in loco un servizio di pronto intervento che per l’inizio garantiva una operatività di 12 ore giornaliere. Il servizio si diceva, doveva essere affidato a una associazione di volontariato dotata di personale con tutti i titoli richiesti nel rispetto di una precisa normativa.

Ora il sindacodi Calangianus ha inviato una richiesta-sollecito all’ assessore regionale alla sanità, Mario Nieddu, e ad Angelo Maria Serusi, direttore amministrativo dell’Areus, perché si è arrivati a novembre e del 118 manco l’ombra . «Chiediamo – scrive Albieri – di conoscere i tempi entro cui il suddetto servizio verrà attivato, per dare le adeguate risposte alla popolazione di questo comune ma anche dei comuni limitrofi». Fra gli amministratori c’è un forte senso di disagio: avevano pubblicizzato la notizia della istituzione del 118 e avevano pubblicato anche la manifestazione di interesse al fine di individuare l’associazione più idonea a svolgere il servizio. La delusione è più forte perché «da contatti avvenuti per le vie brevi, era stato garantito a codesta amministrazione che il servizio sarebbe partito entro il mese di luglio di quest’anno ma a tutt’oggi non si è dato corso agli impegni assunti». Infine, Albieri rimarca che «con l’aggravarsi della emergenza sanitaria in atto, è indubbio che la postazione del servizio 118 deve essere attivata nel più breve tempo possibile al fine di garantire la massima assistenza alla popolazione di questo territorio».