La Nuova Sardegna

Olbia

Focolaio Covid alla Rsa i contagiati salgono a 38

Focolaio Covid alla Rsa i contagiati salgono a 38

Blindata la “Smeralda” di Padru, due settimane fa i casi di positività erano 30 I pazienti sono in isolamento in un apposito reparto allestito nella struttura

08 novembre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





PADRU. La Rsa Smeralda di Padru resta l’epicentro del contagio Covid nel territorio comunale di Padru. Attualmente sono 38 i casi accertati (complessivamente, gli ospiti della struttura sono 106), mentre erano 30 due settimane fa, al momento della scoperta del focolaio. Il dato è stato comunicato nei giorni scorsi dal neo sindaco Antonello Idini che ha riferito anche di 6 casi di persone contagiate in isolamento domiciliare e di un paziente ricoverato in ospedale.

La situazione nel paese, anche se sotto controllo, è evidentemente pesante. In tutto, i casi accertati di persone positive sono 45. «La gran parte di questi – precisa il sindaco Idini – si trova purtroppo nella Rsa Smeralda, con la quale sono costantemente in contatto. A questo proposito, vorrei evidenziare l’egregio lavoro svolto nella struttura che, già nelle prime fasi del focolaio, ha provveduto a isolare i pazienti affetti da Covid-19 in un reparto allestito ad hoc, somministrando settimanalmente i tamponi ai pazienti e al personale. La maggior parte dei quali, fortunatamente, risultano essere negativi».«Esorto i cittadini – aggiunge il sindaco – a seguire in maniera scrupolosa tutte le misure di prevenzione previste dai protocolli in essere e a segnalare al proprio medico di base o all’autorità sanitaria competente qualunque sintomo riconducibile al Covid».

Alla luce dei numeri sul contagio, la Rsa Smeralda continua ad essere blindata da controlli accurati per scongiurare l’ulteriore diffusione del virus. Nella struttura i pazienti in isolamento sono monitorati e seguiti in stretta collaborazione con l’Unità di crisi regionale». Per garantire l’efficacia di queste misure precauzionali e di controllo del focolaio, anche nella giornata di ieri, la Rsa Smeralda da due settimane è diventata una sorta di piccolo Covid hospital. All’interno della struttura il personale lavora con i pazienti in un ambiente completamente isolato, una vera e propria “bolla Covid” con percorsi obbligati e aree di stazionamento dedicate. Nessuna possibilità di contatto con gli altri ospiti della residenza, tanto meno con gli esterni. «Questo mini reparto – ha sempre riferito l’azienda – in questo momento è gestito da personale sanitario specificamente dedicato e coordinato da un medico dell’Assl che sovrintende, insieme allo staff della stessa Rsa, alle terapie e ai percorsi diagnostici».(m.b.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA .
In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative