La Nuova Sardegna

GOLFO ARANCI. Si riaccende la protesta delcomitato “Salviamo la costa di Golfo Aranci” che da mesi si batte contro la realizzazione di un impianto di ostricoltura davanti alla storica spiaggia dei Baracconi, all’ombra di Capo Figari. Sit in di protesta in spiaggia, giornate ecologiche e una campagna di sensibilizzazione nel paese. Oltre naturalmente le polemiche nei confronti del Comune di Golfo Aranci, che pure è fermamente contrario all’impianto di ostricoltura e che ha persino ricorso al Tar e al Consiglio di Stato contro la concessione delle autorizzazioni. Adesso in agenda c’è una nuova manifestazione, ma intanto il comitato invia un chiaro messaggio alla Regione che ha già dato tutte le autorizzazioni per la realizzazione dell’allevamento di mitili e ostriche. «La giunta regionale ha stanziato due milioni di euro per la valorizzazione del patrimonio culturale e tra i siti individuati anche il Pozzo sacro Milis di Golfo Aranci, che si trova a pochi metri dall’area dove la stessa Regione vorrebbe impiantare il contestato allevamento di cozze e ostriche – così un post del comitato pubblicato su Facebook – si tratta di siti per i quali è stata segnalata la necessità o addirittura l’urgenza di intervento per ragioni di sicurezza o per rischio di perdita del bene. Lo ha deciso la giunta regionale su indicazione dell’assessore ai Beni culturali Andrea Biancareddu. Un buon segnale, speriamo di vederne i frutti e che in ragione di ciò il Comune di Golfo Aranci si adoperi perché venga ulteriormente preservata quell’area da scempi paesaggistici sino a ora previsti e che venga finalmente deciso di espandere la zona protetta anche alla costa che si trova ai piedi dell’area Sic di Capo Figari».