La Nuova Sardegna

Olbia

«Un altro viaggio per sostituire la peg»

«Un altro viaggio per sostituire la peg»

Golfo Aranci, la madre di Cristian Trovati: «Ogni volta in ospedale, è assurdo»

13 novembre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





GOLFO ARANCI. Costretto a un altro viaggio in ambulanza che si sarebbe potuto evitare. Per Cristian Trovati, il giovane di Golfo Aranci bloccato in un letto da 16 anni per una miocardite virale, i disagi sembrano non finire mai. E così per sua madre, Rita Lo Verso, che lo assiste amorevolmente senza lasciarlo mai per un solo secondo. Martedì scorso si è presentato lo stesso problema di due mesi prima: Cristian si nutre attraverso una peg, quel sondino collegato allo stomaco, che si è improvvisamente staccato. Ancora una volta. «E così non ho avuto alternative - racconta la madre -. Ho dovuto chiamare un’ambulanza a pagamento per portare Cristian al pronto soccorso dell’ospedale di Olbia. La ragione? Soltanto lì potevano inserirgli una nuova peg. Stavolta, rispetto a settembre, siamo stati più “fortunati”. Mio figlio non è stato male durante il viaggio e una volta arrivati al Giovanni Paolo II non ho dovuto attendere a lungo. Siamo saliti in reparto e il medico, in meno di due minuti, ha inserito il sondino a mio figlio. Quindi, di nuovo in ambulanza per poter rientrare a casa».

Ed è proprio questo il dramma. «Non è possibile che per una procedura tanto importante quanto rapida - continua Rita Lo Verso - debba essere sempre obbligata a portare mio figlio in ospedale. Tutto questo accade perché il medico di famiglia, che è disponibile, non viene autorizzato a eseguire questa procedura a domicilio. E’ davvero assurdo, ma è la realtà. Tra l’altro, Cristian, non è l’unico a dover subire un disagio così pesante. Perché sono tanti i pazienti con lo stesso problema che devono fare avanti e indietro con l’ambulanza per sostituire la peg. Noi genitori saremmo anche disposti a occuparcene direttamente. In altre regioni d’Italia, proprio per evitare lo spostamento dei malati, alle famiglie viene spiegato come inserire il sondino. A noi, invece, non viene data questa opportunità. Si può forse andare avanti così? Tra l’altro il momento che stiamo attraversando è delicato, e pazienti come Cristian dovrebbero essere preservati e tutelati ancora di più». (s.p.)

In Primo Piano
Santissima Annunziata

Sennori, cade dallo scooter all’ingresso del paese: grave una sedicenne di Sorso

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative