La Nuova Sardegna

Olbia

Una perizia per l’ex direttrice infedele

di Tiziana Simula
Una perizia per l’ex direttrice infedele

Aperto il processo a carico di Elena Altobelli per un ammanco di oltre 300mila euro all’ufficio postale di Luogosanto

19 novembre 2020
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LUOGOSANTO. Sarà sottoposta a perizia psichiatrica per accertare se fosse capace di intendere e di volere al momento dei fatti, l’ex direttrice dell’ufficio postale di Luogosanto, Elena Altobelli, di Cagliari, accusata di aver intascato i risparmi dei contribuenti. Le indagini della Procura di Tempio, scattate dopo le denunce di numerosi clienti dell’ufficio postale, avevano messo in luce un presunto ammanco di oltre 300mila euro. Ieri il via al processo davanti al tribunale in composizione collegiale presieduto da Marco Contu. Il difensore della donna, l’avvocato Massimo Puddu, del Foro di Cagliari, ha prodotto la documentazione medica che accerta la patologia di cui è affetta l’ex direttrice dell’ufficio postale e per la quale è tuttora sotto cura, e ha chiesto che la donna venga sottoposta a perizia psichiatrica. Richiesta accolta dal collegio dei giudici che affiderà l’incarico allo specialista nella prossima udienza, il 16 dicembre,

La direttrice infedele è finita a processo con le accuse di appropriazione indebita, peculato e truffa ai danni degli ignari clienti che, dandole ampia fiducia nel corso degli anni, avevano consegnato nelle sue mani i propri risparmi. La vicenda risale all’estate del 2016, quando la direttrice si assentò per ferie e venne sostituita da una collega. Diversi correntisti, nel chiedere gli estratti conto dei conti correnti postali, avevano rilevato delle notevoli differenze tra il denaro lasciato in deposito e il saldo finale.

Le indagini portate avanti per mesi da una task force di polizia, carabinieri e guardia di finanza, dopo le numerose denunce presentate dai cittadini, avevano messo in luce un presunto ammanco di cassa che superava i 300mila euro. Prelievi che, secondo l’accusa, sarebbero cominciati fin dal 2002 quando venne incaricata di dirigere l’ufficio postale di Luogosanto. Gli investigatori erano riusciti a ricostruire le movimentazioni fraudolente messe in atto dalla ex funzionaria che avrebbe avviato la propria attività di prelevamento di denaro non appena assunto il ruolo di dirigente dell’ufficio postale. A conclusione delle indagini, la donna finì agli arresti domiciliari, oltre ad essere sospesa dal lavoro.

Il caso era venuto alla luce quando una famiglia del paese, che aveva deciso di ritirare gran parte dei risparmi depositati, venne a sapere dal funzionario di turno che sul loro conto non erano rimasti che pochi euro. Nella stazione dei carabinieri erano state presentate decine di denunce da parte di cittadini che avevano amaramente constatato che i loro risparmi si erano volatilizzati nel nulla.

Ora la decisione del collegio di accertare se al momento dei fatti fosse capace di intendere e di volere.



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