La Nuova Sardegna

Olbia

Per il gruppo Grendi rotta su Golfo Aranci ma il Comune dice no

di Marco Bittau
Per il gruppo Grendi rotta su Golfo Aranci ma il Comune dice no

La compagnia ha chiesto all’Authority un punto di approdo Il sindaco: noi puntiamo sul turismo e sulle navi da crociera

20 novembre 2020
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GOLFO ARANCI. Il gruppo Grendi investe in Gallura ed è la prova che qualcosa si muove nel traffico merci da e per la Sardegna. La società di navigazione ha presentato all’Autorità portuale la richiesta per un punto di approdo della linea merci a Golfo Aranci. Per il gruppo Grendi – che da 80 anni effettua un collegamento merci con il sud Sardegna (Marina di Carrara è collegata a Cagliari 5 volte a settimana) – sarebbe la prima volta di un approdo in banchina nei porti galluresi. All’orizzonte c’è una strategia di sviluppo commerciale iniziata con il centro di distribuzione merci avviato quest’estate a Olbia per potenziare una rete di distribuzione che già conta sui magazzini di Cagliari e Sassari,

Nei piani di Grendi a Golfo Aranci è prevista una tappa sulla rotta Marina di Carrara-Cagliari con l’obiettivo di assecondare il trasporto locale riducendo i movimenti su strada per raggiungere Cagliari. Si parte appena completato l’iter di autorizzazione, non prima dell’inizio del prossimo anno. Il Comune di Golfo Aranci però storce il naso: «Noi puntiamo sul turismo e sulle navi da crociera», lancia l’allarme il sindaco Mario Mulas.

«Aspettiamo fiduciosi le valutazioni delle autorità – dice Antonio Musso, amministratore delegato di Grendi trasporti marittimi spa – l’approdo a Golfo Aranci per noi è un test importante sullo sviluppo dei nostri investimenti nel nord Sardegna, senza dimenticare le potenziali ricadute occupazionali e i temi della sostenibilità. Questo nuovo collegamento al nord Sardegna, infatti, in aggiunta a quello con Porto Torres e con il potenziamento delle linee con il sud potrebbe alleggerire il traffico merci all’interno dell’isola. Siamo consapevoli che l’avvio di questa linea, d’inverno e in piena pandemia, necessita di un periodo di prova iniziale ma abbiamo già dimostrato il nostro impegno imprenditoriale in Sardegna. Siamo rispettosi della natura turistica del porto di Golfo Aranci e vogliamo sottolineare che il traffico merci sulle nostre linee sarebbe costituito principalmente da semirimorchi e non da camion, il che vuo«Aspettiamo fiduciosi le valul dire che all’approdo della nave non si formerebbe una fila di camion in paese, ma il traffico si distribuirebbe nel corso della giornata. Se poi il volume di traffico dovesse crescere valuteremo, insieme alle autorità competenti, le soluzioni logistiche più appropriate per salvaguardare il territorio e gli interessi economici del gruppo».

«Il Comune di Golfo Aranci, ormai da tempo, ha deciso di fondare la propria economia sul turismo – replica il sindaco Mario Mulas – scelta che la nostra comunità condivide e che trova il gradimento in una sempre maggiore platea nazionale e internazionale. Per raggiungere questo obiettivo l'amministrazione comunale ha investito considerevoli risorse economiche e altre saranno investite per la riconversione delle strutture esistenti. Per questo motivo, pur riconoscendo l’autonomia delle altre autorità nell'utilizzo delle aree delegate, è nostra intenzione far presente la nostra contrarietà a progetti che non siano coerenti con lo sviluppo turistico auspicato dal Comune». «Riteniamo – precisa Mulas – che il carico trasportato da una nuova linea merci non sia in grado di esser sopportato dalle già precarie infrastrutture viarie esistenti che sono messe a servizio di un traffico turistico e non commerciale. Le uniche navi che auspichiamo di vedere solcare il nostro mare dovranno essere quelle da crociera che portano turisti in grado di apprezzare il nostro paese. È necessario infine che scelte così importanti debbano essere concordate con l'amministrazione che i golfoarancini hanno eletto e che non sia il caso di ripetere gli errori di un recente passato».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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