La Nuova Sardegna

Olbia

In moto con una “stella” speciale

In moto con una “stella” speciale

Bikers galluresi e di tutta l’isola protagonisti a Roma nella giornata dedicata alle vittime della strada

22 novembre 2020
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OLBIA. “Una stella speciale. Come speciali sono stati i suoi cavalieri». Graziella Viviano, madre coraggio di Elena Aubry, giovane biker che morì sulla strada, a Roma, il 16 maggio 2018, ha espresso parole di elogio per tutti i motoclub dell’isola, compresa l’associazione dei Blues Brothers Bikers di Olbia, nella giornata dedicata alle vittime della strada. Sì, perché gli amanti delle due ruote di ogni angolo della Sardegna, si sono mobilitati con grande coinvolgimento e sensibilità per svolgere la loro parte nel giro delle “Stelle”.

Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria, la giornata dedicata alle vittime della strada doveva essere celebrata in modo diverso. Così, Graziella Viviano, la donna che dopo la morte di sua figlia ha cominciato a lottare senza sosta per fare in modo che sulle arterie più pericolose venissero installati i “guardrail salvamotociclisti”, ha deciso di portare avanti la sua campagna di sensibilizzazione con un tour in moto per portare tre stelle in ogni angolo del Paese. «Tre cuscini a forma di stella, partiti tutti da Castel Sant’Angelo lo scorso ottobre, sono così arrivati uno del nord Italia, una al sud e una in Sardegna. «Da quel momento - spiegano i Blues Brothers Bikers - abbiamo fatto in modo che la nostra stella attraversasse tutti i paesi. E in ogni tappa, su quel cuscino, è stato messo un nastro che simboleggiava una coda, come quella di una cometa. Per il nord Sardegna ci siamo mossi noi, per il Medio Campidano le “Aquile di Sardegna” e la delegazione sarda del Motoclub della Polizia di Stato, per l’Ogliastra i motoclub Escalaplano e Barisardo. Alla fine del tour ci siamo trovati tutti a Mamoiada e l’11 novembre scorso la nostra stella è ripartita alla volta di Roma, in vista dell’evento del 15 novembre. Quel giorno, in una sala del Campidoglio, sono state posizionate sul pavimento le tre stelle con tutte le code che hanno preso la forma di un immenso sole». «Le stelle - come ha spiegato Graziella Viviano - sono simboliche, rappresentano i cari che molti di noi hanno perso, stelle che possono cadere nella notte ma che rinascono con il sorgere del sole e ci accompagnano per il resto della nostra vita. Sono state e sono ambasciatrici di luce e hanno portato ovunque la luce dei ‘caduti’ sulle strade. Caduti, non vittime, che come le stelle a volte possono ‘cadere’ ma non per questo perdono la loro luce. Anzi. Nella loro caduta acquisiscono una coda luminosa e poi, dopo la notte, diventano sole splendente che dà vita al giorno. Questo è il messaggio e ciò che hanno fatto le nostre stelle». La forza e la determinazione di questa donna, in due anni, ha fatto sì che su molte strade venissero sistemati i guardrail per proteggere i motociclisti. «E anche nel nostro territorio - aggiungono i Blues Brothers Bikers -, dopo il primo “pezzo” di “guardrail sicuro” sulla Buddi Buddi, ne sono stati posizionati diversi anche nel nostro territorio. Ci sono sulla Olbia-Golfo Aranci, in alcuni tratti della strada per Sassari e sulla grande e nuova rotatoria vicina all’aeroporto. Un primo e importante segnale di fronte al quale però non ci si deve fermare. Perché in tema di sicurezza stradale non bisogna mai abbassare la guardia». (s.p.)

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