La Nuova Sardegna

Olbia

Piste ciclabili pericolose la maggioranza le difende

di Serena Lullia
Piste ciclabili pericolose la maggioranza le difende

Il presidente Mura: «Una scelta coraggiosa, ma i cittadini si impegnino di più» Roberto Ferinaio, M5s: «Percorsi sbagliati, concepiti senza ascoltare i fruitori»

25 novembre 2020
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OLBIA. La città ciclabile per ora è più sulla carta che sulla strada. I percorsi realizzati dall’amministrazione non riscuotono successo tra i bikers. Intanto arrivano altri 65mila euro con il progetto Interreg Cyclewalk, realizzato in partnership con paesi che sulla mobilità green possono dare lezioni come l’Olanda e l’Austria. Il Comune difende i percorsi fatti. Si gonfia il petto per il coraggio mostrato nell’aver aperto la strada della mobilità ecosostenibile e tira le orecchie ai cittadini che preferiscono l’auto alle due ruote. L’opposizione non risparmia critiche ricordando all’amministrazione che non basta disegnare con la vernice due strisce per trasformare Olbia in una città a misura di biker. «Vengono sbandierate cifre di un progetto che dovrebbe vedere applicate le buone prassi dei paesi partner, ma a Olbia non c’è nulla di quello che si fa in quegli Stati – commenta Roberto Ferinaio, consigliere del M5s e biker –. Non sono stati coinvolti i portatori di interesse e si vede. Abbiamo un anello urbano al centro inutilizzabile, con un percorso che costringe a fare tutto il giro di Olbia se si vuole arrivare ai passaggi a livello. La mobilità alternativa va aiutata e sostenuta. I percorsi ciclabili devono essere i più brevi, invece si ragiona come se fossero percorsi da fare in auto per cui non fa differenza un chilometro in più. Dietro i progetti di attuazione della mobilità sostenibile a Olbia non c’è nulla del progetto Cyclewalk. Solo iniziative personali, senza sostanza che poi si dimostrano inefficaci. Nei paese citati come partner Interreg i percorsi sono scelti dai ciclisti, non dagli amministratori. Se aveste avuto un confronto con la categoria questo lo avreste saputo».

Accorata la difesa del presidente del Consiglio, Giampiero Mura. «Che lei critichi le piste di Olbia è legittimo visto che ne è un fruitore – replica a Ferinaio –. Ma trascura una cosa. In questo progetto c’è anche un aspetto culturale e sociale. Olbia si sta spostando culturalmente verso un margine di città diversa. Togliere la macchina ai cittadini non è facile. Ci vuole coraggio amministrativo e noi lo stiamo dimostrando. Ogni giorno veniamo sottoposti a critiche per le piste ciclabili o le strisce blu. Ma dietro c’è un disegno di città a misura d’ uomo che tutti vogliamo a parole, ma nei fatti nessuno lascia l’auto a casa. Quando si fa un intervento importante è soggetto a essere integrato e migliorato. Ma serve un po’ più di impegno da parte dei cittadini»

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