La Nuova Sardegna

Olbia

Guido la città dal 1952 al 1956 Nel ventennio finì in carcere

OLBIA. Nato a Tempio nel 1890 da padre di origine emiliana, Alessandro Nanni, inizialmente maestro elementare a Cugnana, nel 1911 sposò l’olbiese Maria Putzu e poi emigrò negli Stati Uniti, dove fece...

26 novembre 2020
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OLBIA. Nato a Tempio nel 1890 da padre di origine emiliana, Alessandro Nanni, inizialmente maestro elementare a Cugnana, nel 1911 sposò l’olbiese Maria Putzu e poi emigrò negli Stati Uniti, dove fece anche il predicatore protestante. Una volta tornato a Terranova, diede tutta la sua vita per la fede socialista e antifascista, che gli costò anche la galera e la violenza squadrista. «Con la barba di Nanni farem gli spazzolini, per lucidar le scarpe a Benito Mussolini» cantavano i fascisti di Terranova. Ma alla fine fu la storia a dargli ragione: Nanni divenne sindaco e una delle figure più popolari e amate della storia olbiese. «Ha condizionato l’avvenire e lo sviluppo della città. Ha lasciato un segno indelebile e la sua militanza e il suo impegno hanno ispirato anche chi non l’ha conosciuto di persona. È da considerare anche come un padre nobile della provincia del nord est, visto che già ai tempi aveva capito l’importanza di una sua istituzione» commenta Domenico Piccinnu, il presidente dell’Anpi gallurese. Per vivere Nanni, scomparso nel 1964, si dedicava al piccolo commercio. Ma era anche un bravo pittore. Uno dei suoi dipinti lo custodisce con orgoglio Nardino Degortes, pure lui storico dirigente socialista olbiese. (d.b.)

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