La Nuova Sardegna

Olbia

Usca, la Regione prende tempo

di Walkiria Baldinelli
Usca, la Regione prende tempo

La Maddalena, nell’immediato nessun nuovo medico nell’Unità Covid. Il sindaco Lai: «Sono ottimista»

27 novembre 2020
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LA MADDALENA. La Regione prende tempo sul potenziamento dell’Usca all’ospedale Paolo Merlo. Almeno per ora però non è in arrivo nuovo personale. È quanto è emerso dalla videoconferenza tra il sindaco Fabio Lai e l’assessore alla Sanità, Mario Nieddu. Dieci giorni fa Lai, dopo la morte di una paziente Covid al nosocomio isolano in attesa di essere trasferita a Olbia, aveva mandato una mail alla Regione. Al momento resta invariata la situazione della “Unità speciali di continuità assistenziale”, quella cioè che cura i pazienti Covid. Tuttavia, come ha detto Lai in aula, «Nieddu sta esaminando la richiesta».

Nieddu possibilista. «Ho chiesto un potenziamento immediato per l’Usca – ha detto Lai durante la seduta telematica del Consiglio –, cioè di poter implementare l’Unità con un’altra figura perché al momento ci sono due medici e un’infermiera. Nieddu è possibilista, ha detto che mi avrebbe aggiornato nel minor tempo possibile».

Pronto soccorso senza personale. Bisognerà attendere anche per il potenziamento del Pronto soccorso. «Soffre di una carenza di personale – ha detto Lai a Nieddu –, il suo potenziamento è un punto dirimente e nodale per affrontare situazioni di emergenza e urgenza clinica e assistenziale. Ho appreso con piacere che la Regione ha indetto bandi per l’assunzione della dirigenza sanitaria e del comparto. Questa è la previsione: in base alla graduatoria i vincitori saranno obbligati a scegliere una delle destinazioni ospedaliere elencate, fra le quali anche il Paolo Merlo. A causa delle disposizioni nazionali questi bandi sono interrotti fino a luglio, ma l’aspetto positivo è la certezza che chi vincerà sarà obbligato a scegliere una delle sedi indicate, tra cui appunto l’ospedale isolano».

Giallo o arancione. Durante la videocall con l’assessore regionale alla Sanità, alla quale ha partecipato anche Dario Giagoni, capogruppo Lega in consiglio regionale, il sindaco ha anche reso note le istanze delle opposizioni comunali sulla classificazione della Regione, da gialla ad arancione. «L’assessore – ha spiegato durante la seduta consiliare –, che a oggi l’Istituto superiore della sanità e il ministero, in base a una serie di parametri, ritengono che non ci siano le condizioni». Ha poi aggiunto Lai: «È stato un primo incontro molto cordiale, entrambi siamo consapevoli dei molteplici problemi del Paolo Merlo ma, in questa contingente situazione di emergenza sanitaria, abbiamo dato priorità all’esame degli aspetti relativi all’esigenza di contenere la diffusione dei contagi Covid».

Dati imprecisi. Il sindaco ha ribadito a Nieddu anche la necessità di garantire tempestive comunicazioni formali da parte dell’Ats Sardegna in relazione al numero effettivo dei casi positivi. I dati ufficiali arrivano dopo settimane e mai completi.

Morte paziente Covid. In aula ha risposto così a un’interrogazione delle minoranze consiliari – di cui Rosanna Giudice – è la prima firmataria, nella quale si evidenziavano anche le preoccupazioni per l’attesa di 20/24 ore di tre maddalenini ricoverati al Merlo prima del trasferimento in una struttura sanitaria Covid. Una paziente di 90 anni è deceduta. «A seguito dei recenti incontri con i vertici Ats – ha sottolineato Lai –, si è discusso sull’opportunità che Olbia sia dotata di una macchina che consenta di processare direttamente tamponi molecolari, senza inviare le analisi a Sassari. Il macchinario è stato acquistato ed è in grado di processare 700 tamponi al giorno. Sono dati che mi sono stati comunicati per le vie brevi. Insieme alla macchina sono stati acquistati circa 5mila reagenti, lunedì è stato effettuato un training formativo per il personale tecnico. Spero si possa già partire dalla prossima settimana con questo passaggio in meno rispetto a oggi».

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