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Olbia

Crociere a Olbia, si punta sul 2021: fa gola il mercato del lusso

di Giandomenico Mele
Crociere a Olbia, si punta sul 2021: fa gola il mercato del lusso

L’Isola Bianca si lascia alle spalle la stagione nera del Covid e guarda al futuro. Valeria Mangiarotti (MedCruise): sbarchi da Montecarlo e attenzione alla Cina

30 novembre 2020
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OLBIA. Le banchine dell’Isola Bianca nell’estate 2020 sono rimaste desolatamente vuote per i colossi del mare. Un’economia crocieristica a somma zero a causa degli effetti del Covid. Cagliari ha tenuto invece alto il vessillo della Sardegna. Msc ma soprattutto Costa Crociere, con la sua ammiraglia Costa Smeralda, hanno confermato gli approdi sulle banchine del capoluogo. Così Cagliari è uno dei pochi porti del Mediterraneo che, pur davanti alle forti limitazioni imposte dal Covid, hanno mantenuto la loro operatività nel settore crocieristico.

Mercato di lusso. Il futuro di Olbia? Superate le difficoltà derivanti dalla pandemia, potrebbe essere roseo, puntando su un segmento crocieristico di lusso. A rivelarlo è Valeria Mangiarotti, avvocato, responsabile marketing dell'Autorità portuale, già delegata all'Ambiente nell'European sea ports organization, che è stata recentemente nominata vicepresidente di MedCruise, l’associazione che rappresenta più di 100 porti e 40 operatori del settore delle crociere. All'interno della stessa organizzazione la Mangiarotti è stata per tre anni direttrice alla sostenibilità e tematiche ambientali. «Olbia è perfetta come destinazione di lusso e lavoreremo per avere gli sbarchi della Silver Sea che partono da Montecarlo – spiega –. Olbia ha una naturale vocazione per questo segmento di mercato, per clienti con alta capacità di spesa».

Il mercato cinese. Un altro degli sviluppi futuri può passare per il ricco mercato cinese, superando le barriere sanitarie ed ideologiche passata la tempesta della pandemia. «Abbiamo incontrato le compagnie croceristiche cinesi al Sea trade Asia, molte di loro sono interessate a passare dal Mediterraneo – sottolinea la vice presidente di MedCruise -. I cinesi sono interessati al giro del mondo in crociera. Si tratta di un mercato complesso, viaggiano su navi costruite solo per i cinesi. In ogni caso noi lavoriamo per la destinazione Sardegna».

Olbia al palo. La prima ad aver alzato bandiera bianca era stata la Marella cruises. La compagnia crocieristica del colosso turistico tedesco Tui aveva inviato una stringata mail a tour operator e agenzie di viaggi per comunicare che le crociere in Sardegna sarebbero rimaste sospese per tutto il 2020. L’Isola Bianca ha perso i sette approdi della Marella Discovery 2, ma ha fatto i conti con una serie di cancellazioni che hanno fatto slittare tutte le crociere direttamente al 2021. Princess cruises, Holland America line e Seabourn cruise line hanno cancellato l’intera stagione estiva europea 2020. I tre marchi del gruppo Carnival corporation si sono così arresi agli effetti della pandemia di Covid. Maggio, giugno, luglio, agosto, settembre e ottobre sono saltati. Una tragedia commerciale per un settore che beffardamente per il 2020 veniva indicato in crescita. Ora si guarda solo al 2021. Più con speranze che con certezze. Il prossimo anno è previsto che si affacceranno nuove compagnie e ci saranno importanti novità. Si guarderà alla riconquista delle fette di mercato già acquisite e cancellate dall’effetto Covid. Ma anche alla clientela di lusso che passa per Montecarlo. E chissà, forse tra qualche anno, anche ai turisti cinesi. Quando si spera che l’epoca della pandemia sarà un ricordo da libri di storia.

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