La Nuova Sardegna

Olbia

Il Comune vende il sottomarino per 9mila euro

Il Comune vende il sottomarino per 9mila euro

Golfo Aranci, il gruppo di opposizione all’attacco: «Un fallimento, spesi troppi soldi inutilmente»

02 dicembre 2020
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GOLFO ARANCI. Il semisommergibile Mizar non è più efficiente né sicuro. A certificarlo è una perizia fatta eseguire dal Comune, proprietario del mezzo nautico utilizzato negli anni passati per scopi turistici e ormeggiato ormai da tempo nel porto pescatori. Così, la giunta di Mario Mulas ha deciso di venderlo considerato che, per poterlo nuovamente utilizzare, sarebbe necessario eseguire lavori di manutenzione e di revisione, cosa non conveniente per le casse comunali. Il sottomarino sarà venduto al costo di 9mila euro, 8mila più i mille della perizia.

Il gruppo di opposizione “Cambia con noi” parte all’attacco. E comunica ai cittadini «la fine annunciata del fantomatico museo sottomarino».

«Dopo aver speso oltre un milione di euro per un museo sottomarino completamente abbandonato a se stesso è arrivata la triste ed inesorabile fine del sottomarino giallo – fanno sapere i consiglieri comunali Giorgio Muntoni, Michelino Greco, Andrea Viola e Giuly Masala – Ebbene sì, dopo che il Comune aveva speso oltre 250 mila euro per il suo acquisto, aver speso altre cospicue somme per manutenzioni varie e da ultimo oltre 8 mila euro per il posto barca nel porto di Golfo Aranci, diventato privato, la giunta comunale il 25 novembre ha deliberato la sua vendita. Motivo? A seguito di perizia è emerso che il sottomarino, in completo stato di abbandono da anni, è risultato in condizioni generali fatiscenti a causa della mancata manutenzione, oltre ad essere stato oggetto anche di furti della strumentazione di bordo. Per questo motivo è stato valutato 8mila euro».

Un vero disastro, rimarcano i consiglieri di opposizione. Che bollano l’iniziativa a suo tempo voluta dall’ex sindaco Giuseppe Fasolino «un fallimento amministrativo assurdo». E proseguono: «Da sempre noi consiglieri avevamo evidenziato le criticità, la antieconomicità e la scelta politica sbagliata. Nonostante, ciò, l’amministrazione comunale ha sempre cercato di nascondere i gravi fallimenti con articoli roboanti e messaggi non veritieri. La realtà invece prima o poi arriva inesorabilmente. La mancata gestione oculata dei soldi pubblici ha determinato la perdita di oltre un milione di euro per un progetto completamente fallito. Tutti soldi che potevano essere utilizzati a favore delle famiglie, degli imprenditori e dei giovani con progetti più utili e non fallimentari. Finisce così tristemente la storia del sottomarino giallo».



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