La Nuova Sardegna

Olbia

Il Comune cede 343 ettari «Forestas li valorizzerà»

di Pietro Zannoni
Il Comune cede 343 ettari «Forestas li valorizzerà»

Calangianus, la convenzione approvata all’unanimità dall’assemblea civica Il sindaco Albieri: «Verranno recuperati i boschi e i percorsi del Sentiero d’Italia»

04 dicembre 2020
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CALANGIANUS. Oltre 340 ettari dal Comune a Forestas per la realizzazione di interventi appropriati di valorizzazione. La convenzione attraverso la quale l’amministrazione di Calangianus cede i terreni di proprietà comunale è stata approvata all’unanimità, e ciò va segnalato come un bel fatto della politica di casa nostra. Le superfici interessate sono i 44 ettari della sughereta di Stazzana, a nord del paese, i cinque ettari in località Siddaiu, i 294 ettari sul Limbara, acquisto dell’amministrazione Antonio Scano, e la strada comunale Casello 13 Trattogghjia, Monti Lisgju, Li Conchi, compreso il rifugio in prossimità Li Conchi mai utilizzato.

Una approvazione importante perché la convenzione, preceduta dalla positiva istruttoria redatta dall’Ufficio territoriale di Tempo, è stata seguita dal commissario regionale Giovanni Caria in dialogo con il sindaco Fabio Albieri.

Con l’intervento di Forestas si miglioreranno e renderanno fruibili alla collettività tutte queste proprietà comunali. Innanzitutto la valorizzazione della sughereta di Stazzana, proprietà acquistata nel 1792 «per scongiurare violenze verso i popolani che vi si recavano a legnare». Dopo un contestato intervento negli anni Ottanta, i con la convenzione odierna si punta a un doveroso traguardo. «Calangianus – dice Albieri – ha sempre chiesto a tutta la Sardegna di rispettare i boschi di sughera. Ma la nostra sughereta di 44 ettari è in condizioni pietose, abbandonata, non curata. Forestas la migliorerà». Grande attenzione poi alla concessione per sei anni per il bosco di Siddaju che circonda la 167: si vorrebbe creare un parco comunale, con sentieri, percorsi, spazi per giochi. Poi ci sono i 294 ettari sul Limbara e la strada per Li Conchi. Sull’antico tratturo, dagli anni 80, due interventi del Comune purtroppo sono risultati inutili. «Contiamo su Forestas – dice ancora Albieri – per la manutenzione di questa strada inserita nel Sentiero d’Italia del Cai e che avrà una prima sistemazione radicale con il Piano territoriale per il Limbara, che prevede il recupero del percorso seguendo le indicazioni del gruppo di progetto Proap, presieduto dall’architetto Joao Ferreira Nunes. La convenzione per 30 anni con Forestas ci assicura una manutenzione del percorso che il Comune non può garantire. A fatica troviamo fondi per le strade dell’abitato».

Nella minoranza qualcuno avrebbe preferito una convenzione di quindici anni, ma si è risposto che le convenzioni sono trentennali.

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