La Nuova Sardegna

Olbia


Lungomare di Olbia, nuovi alberi: sì e no alle arance amare

di Dario Budroni
Lungomare di Olbia, nuovi alberi: sì e no alle arance amare

Il grande cantiere di piazza Crispi comincia ad assumere l’aspetto definitivo. Dibattito social sulle essenze piantate. Nizzi: «Sporcano? Sporca più l’uomo»

05 dicembre 2020
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OLBIA. Le prime radici stanno cominciando a farsi largo nel terreno. E neanche il tempo di terminare la piantumazione che in città è subito cominciato un dibattito tutto botanico su chiome verdi e frutti che profumano l’aria. Il Comune ha infatti deciso di abbellire la strada che costeggia la nuova piazza Crispi con degli alberi di arancio amaro. Inoltre nell’area del cantiere del nuovo lungomare sono stati piantati anche alberi di quercia e di oleandro. In linea di massima, comunque, la scelta sembra convincere e accontentare gli olbiesi. Anche se non manca chi storce il naso. Qualcuno, per esempio, fa notare che le arance, una volta cadute, potrebbero sporcare la nuova pavimentazione di granito.

Il dibattito. Dopo la scelta non proprio condivisa da tutti di intitolare le nuove vie del lungomare a Craxi e Cossiga, adesso è arrivato il momento del dibattito sugli alberi di arancio. In questo caso, però, la maggioranza degli olbiesi appare soddisfatta. Sulla pagina Facebook «Olbia... oggi ieri domani», che conta quasi 20mila iscritti, si possono leggere centinaia di commenti. «Come a Siviglia» scrive qualcuna. «Le ho viste anche a Sassari, sono bellissime» aggiunge un’altra. «Meglio delle palme» si legge ancora. «Che bello! Finalmente piantano alberi, invece di toglierli» commenta un’utente, riferendosi ai famosi alberi di via Imperia. Ma ci sono anche quelli che non appaiono totalmente convinti, evidentemente preoccupati per il futuro della pavimentazione di granito: «Quando le arance cadranno, sporcheranno. E in estate arriveranno le api», «Bellissime piante, mi preoccupa solo la pulizia dei marciapiedi durante la stagione dei frutti», «Scelta azzardata».


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Il sindaco. In ogni caso a Settimo Nizzi gli alberi di arancio piacciono. E anche tanto. «Le arance sporcano? Penso che sporchi molto di più l’uomo – afferma il primo cittadino –. A parte questo, stiamo parlando di un sogno che si sta avverando. Stiamo facendo davvero una gran bella cosa. Penso che queste essenze siano perfette per la zona. Sono piante piccole e giovani e avranno tutto il tempo di adattarsi e di crescere». E a proposito di alberi, Settimo Nizzi, oltre vent’anni dopo, si pente di aver eliminato i grandi pini che un tempo caratterizzavano piazza Crispi. «Durante il mio primo mandato da sindaco abbiamo rifatto tutta la piazza. C’erano i pini, quando ero bambino lì ci andavo a giocare – ricorda Nizzi – Poi però li abbiamo tolti. E devo dire che, tornando indietro, non lo avrei fatto. Li avrei lasciati lì». A inizio 2019, invece, erano stati tolti i carrubi, anche quelli ormai diventati un simbolo della piazza. «I carrubi sono sani e salvi, sono custoditi dalla forestale – sottolinea Nizzi –. Non possiamo rimetterli in piazza Crispi perché hanno una impalcatura troppo bassa e occupano troppo spazio rispetto al marciapiede. Però in città abbiamo tanti bei posti dove ripiantarli. Lo faremo appena sarà possibile».

Il cantiere. Alberi a parte, nel cantiere del nuovo lungomare si continua a lavorare con l’obiettivo di terminare i lavori nel giro di qualche mese. Tra le altre cose, c’è per esempio da pavimentare tutta piazza Crispi. «L’impresa ci ha detto che i lavori finiranno prima di Pasqua – dice Settimo Nizzi –. Entro Natale, invece, dovremmo riuscire a ultimare il monumento ai caduti. Abbiamo tolto le vecchie lastre con i nomi, che saranno ovviamente sostituite».
 

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