La Nuova Sardegna

Olbia

Arzachena, la barca-frigo si riduce e l’artigiano batte il Covid

di Walkiria Baldinelli
Arzachena, la barca-frigo si riduce e l’artigiano batte il Covid

L'esempio di adattamento alla crisi di Alessandro Corvaglia: «La ristorazione distanzia i tavoli e ha meno spazi? Rimpicciolisco i miei modelli»

09 dicembre 2020
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ARZACHENA . La crisi economica provocata dal Covid-19 non frena l’estro dell’artigiano Alessandro Corvaglia. Arzachenese, 49 anni, naviga a vele spiegate nel settore della produzione di espositori enogastronomici refrigerati a forma di barca.

Questi gioielli in vetroresina e acciaio, tutti realizzati a mano, sono molto richiesti dagli hotel a 5 stelle nel nord est dell’isola, ma anche da strutture più piccole nel Belpaese. Oltre che dagli alberghi negli Emirati arabi, Stati Uniti e altri Paesi europei. Per fronteggiare le imposizioni del cosiddetto distanziamento sociale i ristoratori riducono le dimensioni degli espositori per lasciare più spazio ai tavolini, ma non rinunciano a un design elegante e raffinato di un contenitore che è anche un complemento d'arredo.

In Sardegna Corvaglia è l’unico artigiano del settore. «Ho in parte riconvertito la produzione – racconta – Ora realizzo modelli più piccoli, ma con le caratteristiche degli espositori di dimensioni standard. C’è una richiesta diversa dal mondo della ristorazione dettata anche dalle imposizioni ministeriali e statali per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Nei locali, con il distanziamento dei tavolini si occupa più spazio e quindi occorre un modello refrigerante più stretto. Un altro motivo è legato a una riduzione negli acquisti dei prodotti alimentari e vitivinicoli. I proprietari o gestori di ristoranti non riescono più a offrire un servizio ai ritmi ante pandemia. Insomma, soprattutto in inverno preferiscono una politica improntata più al risparmio sugli acquisti della merce. Sono prudenti, non vogliono correre il rischio di rimanere a lungo con prodotti invenduti». In questo periodo il prodotto dell’artigiano è richiesto in Abruzzo e inToscana. Gli espositori sono anche un’attrazione per i clienti che amano mettersi in posa per un selfie ricordo.

«Ogni espositore – dice Corvaglia – è un pezzo unico. Sono tutti su ruote con impianto di auto-svuotamento e luci telecomandate al led. Dai modelli base, dotati di una vasca in cui tenere in fresco bottiglie di vino o champagne, ogni pezzo è personalizzato con i dettagli richiesti dalle strutture ricettive o dai proprietari di ville». I banchi frigo sono anche oggetti ornamentali. Realizzare un espositore a forma di barca a vela non è più un sogno per Alessandro, che ha ereditato la passione per la nautica dal padre Luigi. Da lui ha carpito i segreti del mestiere, cidalla costruzione alla riparazione di imbarcazioni in vetroresina.

Nel 2015 l'artigiano ha deciso di ampliare l’azienda di famiglia, dopo una parantesi di quattro anni a Dubai, dove ha insegnato la tecnica della costruzione di imbarcazioni da progetti in 3D, un’iniziativa di nicchia riservata a pochi allievi. Con il lancio di espositori per prodotti enogastromici autorefrigeranti ha coronato un sogno, mantenendo vivo il ricordo del padre. «Con mio fratello Andrea – dice – le mie sorelle Franca, Maria Rita, Giusi, Lidia, Mariella e mia nipote Laura puntiamo ancora su un altro sogno: aprire un laboratorio artigianale per insegnare e tramandare i segreti ricevuti da nostro padre».
 

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