La Nuova Sardegna

ALÀ DEI SARDI. L’autopsia sul corpo di Sara Lenzi, la 18enne pilota di motorally morta domenica 6 dicembre, slitta a giovedì o venerdì. La Procura in tempi di Covid ha bisogno di qualche giorno in più per notificare ai familiari la disposizione dell’esame autoptico. Mamma Serena e papà Rudy aspettano la restituzione della salma della figlia per riportarla a Piombino dove il sindaco, nel giorno del suo arrivo, proclamerà il lutto cittadino. Sul fronte delle indagini non emergono nuovi dettagli. I carabinieri della compagnia di Ozieri, al comando del capitano Andrea Asuni, intervenuti sul luogo dell’incidente insieme ai colleghi di Alà dei Sardi, hanno acquisito tutte le informazioni e i rilievi necessari per ricostruire la dinamica dell’incidente avvenuto poco dopo le 13 a Iscala Pedrosa, una strada di penetrazione agraria tra i comuni di Monti e Alà dei Sardi. Sara Lenzi partecipava al Rally Sandalion, ultima tappa del Campionato italiano Moto Rally Raid TT che ieri le ha dedicato la finale. L'organizzazione precisa che la decisione di continuare la gara è stata assunta in seguito all'espressa richiesta del papà di Sara. Domenica la campionessa era impegnata in un trasferimento da una prova all’altra. È infatti previsto che il trasferimento avvenga in sella alla moto della competizione ma nel rispetto del Codice della strada. Sara stava percorrendo Iscala Pedrosa, strada con fondo in parte sterrato e in parte di cemento e con alcune abitazioni di campagna. Si può accedere da due punti: dalla provinciale 24 in salita, direzione da cui arrivava il 60enne di Alà dei Sardi a bordo di un Suv Hyundai grigio. E dalla statale 389, da cui proveniva la giovane pilota. Lo scontro è avvenuto a metà del percorso, ma la dinamica e le responsabilità sono ancora tutte da definire. II conducente del Suv è risultato negativo all’alcoltest e ha chiesto l’intervento del 118. Nell’impatto la motociclista, dopo aver perso il casco, è caduta a terra con violenza battendo mortalmente la testa. (se.lu.)